Cosa e come mangiare: le regole di una sana alimentazione che i genitori possono insegnare ai figli

Dopo gli stravizi o gli extra di un’alimentazione estiva, magari a suon di gelato o di cene fuori, anche i bambini hanno bisogno di riacquistare una certa regolarità e di reimpostare alcune regole alimentari in vista del ritorno a scuola e della ripresa delle attività sportive. A parlarci di buone abitudini riguardanti i pasti e il modo di insegnare anche ai più piccoli a “mangiar bene” è Vittoria Salvatori, dietista e diet coach, che svolge la sua professione a Rimini, in via Tiberio, 73.

Vittoria Salvatori“La colazione è il pasto più importante di tutti, è il momento in cui si fa il pieno di energia per affrontare al meglio le attività che ci aspettano”. Dopo tante ore di digiuno è bene far fare ai bambini la colazione, magari lasciandosi guidare da loro nella scelta degli alimenti. “Al mattino si può far trovare sulla tavola ai bambini una fetta di torta o di ciambella fatta in casa servita insieme a un bicchiere di latte, oppure dei cereali o di tanto in tanto del classico pane e crema di cioccolato. Per quei bambini invece che preferiscono iniziare la giornata con il salato, gli si potrebbe preparare una centrifuga di frutta, accompagnata da una fetta di pane con del prosciutto crudo o cotto”.

Sono tante le opzioni da presentare ai più piccoli per una colazione gustosa e nutriente, l’importante è che non escano da casa a stomaco vuoto. “Il cervello ha bisogno di energia e zuccheri, specie quello di chi studia e che sta crescendo, ma ci si deve ricordare comunque di non esagerare e di usare solo zuccheri naturali”. Al latte e alle spremute non va aggiunto lo zucchero, bastano quelli che già contengono e anche in fatto di grassi meglio non eccedere. “Meglio il latte parzialmente scremato a quello intero e una fetta di bresaola o tacchino ad una di mortadella”.

In molti casi, dopo la colazione, l’alimentazione dei figli, soprattutto quella dei più piccoli che vanno all’asilo nido o alla materna, non è più affidata ai genitori, ma alla scuola dove consumano il pranzo e una o due merende. “I menu delle scuole sono preparati seguendo una dieta equilibrata ed è quindi ovvio che i bambini vengono nutriti ricevendo tutto quello di cui hanno bisogno”. Per quei genitori invece che dovessero pensare alla meranda di metà mattinata del proprio figlio, potrebbero mettere nel loro zainetto uno yogurt o dei crackers con un frutto, e in caso il bambino mangi poco a colazione, un panino o una barretta con cioccolato e frutta secca”.

Anche la merenda del pomeriggio è essenziale che venga consumata specie se i bambini fanno attività extra scolastiche. “Bisogna variare molto e far assaggiare ai propri figli tutti i sapori. Se la mattina ha mangiato dei biscotti, il pomeriggio può avere della frutta; se invece ha già consumato abbastanza frutta si può optare per pane e marmellata”.Vittoria Salvatori 1

Per quanto riguarda le ricette da proporre a pranzo e a cena bisogna considerare che sia gli adulti che i bambini hanno bisogno del 55% di carboidrati, del 30% di grassi e del 15% di proteine a ogni pasto. “Se a mezzogiorno il bimbo ha mangiato una pasta al ragù e delle verdure oppure della pasta con dei cereali, piuttosto che del riso con il pesce, la sera si può variare proponendogli quello che non ha consumato prima. Al posto della pasta gli si può offrire del pane (consiglio pane integrale) insieme alla carne o al pesce. Buona regola è ricordarsi che ogni pasto deve essere accompagnato da verdura, sia fresca che cotta e da dell’olio extra vergine d’oliva”.

Il pranzo e la cena rappresentano dei momenti in cui spesso si sta tutti insieme in famiglia, durante i quali si può insegnare ai bambini non solo cosa si mangia ma anche come. “Non è importante solo quello che si mangia ma anche come si mangia. I nostri figli ci imitano in tutto e le nostre abitudini alimentari possono diventare anche le loro. Dobbiamo essere i primi ad avere un’alimentazione varia, a masticare lentamente perché la digestione inizia sin dalla bocca e a non alzarci da tavola per rispondere al telefono”.

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