D’inverno impegnatissimi tra la scuola, lezioni di calcio e danza e magari anche qualche corso di musica. Poi con l’arrivo dell’estate iniziano le vacanze per i più piccoli. Cosa fare allora se arriva la noia e i bambini non sanno come trascorrere il loro tempo libero? Lo abbiamo chiesto a Laura Casanova, psicologa di Liberamente Ravenna.
“La noia è un sentimento che, come tutti gli altri, va gestito, riconosciuto e controllato – spiega – La noia infatti è un sentimento che molto spesso porta alla creatività, per questo è necessaria, deve esistere, in questo modo i bambini devono cercare risposte alternative per trascorrere il loro tempo libero. E’ fondamentale che i più piccoli vivano questo sentimento e trovino le risposte. In questo modo quando saranno adolescenti non inciamperanno nella trasgressione, che spesso è la risposta immediata proprio al ‘non so cosa fare'”.
Spesso dalla frase “mamma cosa facciamo oggi?” si innesca la domanda dei genitori “perché non riesco a gestirlo?”. “L’estate è per antonomasia tempo libero e vacanza per questo deve essere il momento in cui i bambini – continua la psicologa Casanova – giocano all’aperto con i loro coetanei, senza l’intervento dell’adulto. E’ fondamentale questo momento perché è proprio nel gioco libero che si sviluppa la creatività e la fantasia. Il bambino impara il rispetto per gli altri, il compromesso magari di non fare il gioco che lui aveva proposto, inoltre si sviluppano le relazioni con gli altri”.
E’ proprio nel gioco libero che il bambino può approcciarsi ad un nuovo hobby, che potrà “impegnare” poi il suo tempo libero: “E’ importante per questo non accendere nei momenti liberi la televisione o i videogiochi – spiega la psicologa – Io consiglio il gioco libero: si sviluppa la fantasia, magari costruendo la casa delle Barbie con mollette o qualsiasi altro oggetto che possono trovare interessante nella loro quotidianità. Ma anche i libri non vanno dimenticati. Leggere storie ai bambini più piccoli o regalare un libro di lettura a quelli più grandi attiva la fantasia”.
“E’ necessario lasciare ai bambini il compito di trovare qualcosa da fare. Non sanno cosa fare? Accendono la tv? No, questa cosa non si può fare e se iniziano i capricci è lo stesso, questo è comunque un modo per spronarli a trovare qualcosa che possa fargli passare il tempo – conclude Casanova – Infatti in questi casi sono i bambini a dover trovare la risposta, non deve essere il genitore a risolvere sempre tutte le situazioni di difficoltà“.
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