“E se a scuola non ci vado?”: i Capra & Cavoli tornano alla carica

Capra & cavoliA quattro anni dall’uscita di “Ambarabà CD cocò”, il gruppo musicale per bambini Capra & Cavoli, insieme al fondatore di Altr’e20 Gianni Zauli, tornano alla carica con un nuovo simpatico lavoro. S’intitola “E se a scuola non ci vado?”, è ancora un libro più cd, questa volta pubblicati da Fulmino Edizioni.

Dedicato ai bambini dalla scuola elementare in su, il nuovo lavoro lancia un messaggio preciso: “A scuola ci si può divertire, alle materie ci si può avvicinare con leggerezza, si può imparare anche giocando”, come spiega Gianni Zauli. Il protagonista del libro è Giancoso Mozzarella, un bambino che di lavagne, maestre e banchi proprio non ne vuole sapere. Ma al quale mamma, nonna e parenti vari cercano di suggerire come la scuola possa essere anche bella e appassionante.

Ogni capitolo è una materia – dalla matematica all’italiano passando per la storia – e contiene, alla fine, un doppio invito. A spingere play per ascoltare la canzone corrispondente (nove, in tutto, le tracce) e a giocare. Un esempio? Per italiano i bambini dovranno inventare un acrostico con il proprio nome, per storia dovranno fare una ricerca sull’eventuale esistenza di un personaggio storico che si chiamava come loro, per immagine dovranno disegnare una rana verde e un pettirosso usando solo la matita.

Tutta arte locale, quella che ha dato vita a “E se a scuola non ci vado?”: Antonio Baruzzi dei Capra & Cavoli e i suoi, così come Gianni Zauli, sono tutti del Ravennate. Monica Zani, l’illustratrice, è di Faenza. Ma la dimensione internazionale non manca: alcune voci di bambini stranieri sono state registrate nella traccia “Le lingue sono un mucchio”, nella quale non imparerete solo come si dice coccinella in rumeno ma anche come si traduce tartaruga in dialetto romagnolo (bessa-galèna: lo sapevate?).

E siccome di scuola si parla, non poteva mancare la ricreazione. Le pagine centrali del libro sono a doppia illustrazione e rappresentano i bambini che fanno una pausa. E la traccia corrispondente non poteva che essere la campanella.

Per tutto il resto, non rimane che leggere, giocare e ascoltare. Nel frattempo, concentratevi: come si dirà mozzarella in lingua swahili?

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