Il libro sull’amore gay presentato in un liceo di Ravenna. L’autrice: “I ragazzi sono dalla mia parte”

melania mazzuccoI ragazzi del liceo classico “Dante Alighieri” di Ravenna l’hanno accolta bene, nessuno le ha fatto domande sulla polemica che si è abbattuta sul liceo “Giulio Cesare” di Roma, dove due insegnanti sono state denunciate per aver fatto leggere agli studenti il suo ultimo romanzo “Sei come sei” (Einaudi). Il premio Strega Melania Mazzucco è stata sabato alla biblioteca Classense per presentare proprio il romanzo della discordia, additato come “pornografico” perché in poche righe dentro oltre duecento pagine si accenna ad un rapporto orale tra adolescenti. O forse perché uno dei due protagonisti di quel rapporto è il futuro papà di Eva, la protagonista, nata dall’amore con il suo compagno. Eva è infatti figlia di una coppia omosessuale e questo ha scandalizzato le associazioni Giuristi per la Vita e Pro Vita Onlus, scatenando anche un blitz omofobo da parte di alcuni collettivi di estrema destra. Così sabato abbiamo avvicinato l’autrice per chiederle un commento a caldo: “Gli studenti di Ravenna non hanno toccato l’argomento, secondo il mio punto di vista per delicatezza. Una bella cosa: del resto ai ragazzi è dispiaciuta questa storia, l’hanno vissuta come una brutalizzazione, si sono sentiti strumentalizzati”. Non a caso a Roma i ragazzi che hanno letto “Sei come sei” hanno preso le difese dell’autrice ma anche delle due insegnanti che avevano proposto un progetto di lettura sulla diversità, facendo scrivere in classe un tema che partiva dalla frase di papa Francesco sugli omosessuali “chi sono io per giudicare?”.

Durante la presentazione alla Classense, tra le altre cose affollatissima, Melania Mazzucco ha sottolineato come oggi ci sia davvero poca tolleranza, poca comprensione: “Io volevo scrivere di una bambina di nome Eva. Non pensavo che un giorno mi avrebbero accusata di raccontare storie scandalose. Nel mio libro ‘Il bacio della medusa’ avevo già infranto un doppio tabù, parlando di Norma che nel 1915 si innamora di una donna di una classe sociale diversa dalla sua. Il suo paese non lo accetta e fa la cosiddetta chiassata, la scenata. Ecco, ora sono io la vittima di una chiassata: c’è gente sotto le mie finestre digitali, televisive ma anche reali che grida insulti e calunnie. I censori stanno davvero dappertutto“.

Per l’autrice di “Sei come sei”, al di là delle opinioni è la missione stessa della letteratura ad essere messa in pericolo: “Se i libri non parlano di quello che ci succede intorno, di quello che sta cambiando, allora credo siano inutili. La letteratura è creare un immaginario intorno a quello che non viene raccontato, la letteratura è impegno. In Italia si parla di omosessualità partendo dai pregiudizi e non dalla realtà delle persone che la vivono. Io conosco e frequento famiglie arcobaleno, come oggi vengono chiamate le famiglie omogenitoriali, da anni. La mia ricerca per scrivere ‘Sei come sei’ è stata tutto sommato semplice, a portata di mano. Quando scriviamo storie, non va dimenticato, siamo immersi nel nostro tempo e siamo chiamati a descrivere con parole nuove tutto quello che ci riguarda, anche se da lontano”.

E Melania Mazzucco affida proprio a Eva il commento più loquace sul putiferio del “Giulio Cesare”. Eva che ad un certo punto del libro dice che le persone del XXI secolo sono “limitate”.

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Commenti:

  1. “c’è gente sotto le mie finestre digitali, televisive ma anche reali che grida insulti e calunnie” cara signora Mazzucco inizi a denunciarli: contro i bulli e prepotenti bisogna rispondere con le leggi e toccandogli il portafoglio.

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