Disturbi alimentari: “Genitori, tenete le antenne dritte”

anoressia, dieta, bulimiaGenitori, tenete le antenne dritte. Allo stesso tempo, non drammatizzate. Quando il cibo, l’attività fisica, l’estetica diventano materia di ossessione per i vostri figli, è il caso di cogliere quei segnali senza partire per la tangente. Daniela Santini, medico ex responsabile del servizio di dietetica dell’Ausl di Ravenna, oggi pensionata e volontaria dell’associazione sulleAlidelleMenti, sarà una delle relatrici all’incontro che l’associazione Liberedonne, in collaborazione con Romagna Mamma, organizza giovedì 15 maggio alle 20,15 alla Casa delle Donne di Ravenna (via Maggiore, 120). Il titolo è “Il gusto della salute: alimentazione, obesità e disturbi del comportamento alimentare”.
Dottoressa, un genitore a quali aspetti dovrebbe stare più attento?
“Quando troppo spesso un figlio dice che mangerà più tardi con gli amici, quando per mangiare accampa scuse, quando improvvisamente una ragazzina diventa vegetariana, quando scompare in bagno dopo cena, quando eccede nell’attività fisica o nell’attenzione al proprio corpo. Sono segnali che ci mettono in allarme. Anche se, ovviamente, non ci dicono tutto”.
Come ci si deve comportare, in questi casi?
“Io consiglio di rivolgersi in prima battuta al medico di base: in Romagna sono preparati, hanno seguito una formazione specifica. Poi, magari, ad uno specialista. E anche alle associazioni come la nostra. L’Ausl di Ravenna ci ha messo a disposizione un numero verde, 800 604 664, al quale rispondiamo il sabato mattina dalle 10 alle 12 per qualsiasi dubbio. Nelle altre giornate e negli altri orari si attiva una segreteria: basta lasciare un messaggio e si viene richiamati. Abbiamo attivato anche gruppi di mutuo aiuto per pazienti e specifici per genitori”.
Quando si parla di anoressia spesso si punta il dito contro la televisione, la pubblicità, insomma contro i modelli di bellezza dominanti. Le cause non sono più profonde?
“Lo sono, certo. Ma è chiaro che i sintomi si manifestano con le caratteristiche della società. Se in un dato periodo il mito è la magrezza, questo si ripercuoterà anche su chi, per cause molto più personali, intime e radicate nella propria storia sviluppa un disturbo del comportamento alimentare”.
La tempistica della diagnosi quanto è importante ai fini della guarigione?
“La diagnosi precoce è fondamentale. Se un genitore si pone subito il problema, cerca la cura giusta senza avere paura delle etichette e dei pregiudizi, la percentuale di guarigione è elevatissima. Se si va oltre, è molto più difficile: ho visto persone di sessant’anni malate da trenta e con una qualità di vita e di salute pessime. Se il disturbo si cronicizza, risolverlo è quasi impossibile”.
Dunque, occhi aperti: da che età?
“Sempre prima. Oggi anche nella pre-adolescenza certi segnali sono evidenti. E non sottovalutiamo la fascia maschile”.

All’incontro parteciperanno anche Francesca Tombolini (psicologa psicoterapeuta), Valentina Baldassari (volontaria dell’associazione) e i genitori volontari dell’associazione.

L’incontro è aperto a tutti ma è consigliabile la prenotazione alla mail sullealidellementiravenna@gmail.com
All’indirizzo mail si possono eventualmente, anche anticipare alcune domande.

Per contattare l’associazione sulleAlidelleMenti consultare la pagina Facebook
oppure scrivere a sullealidellementiravenna@gmail.com

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