Trasferite, demansionate, molestate: le donne dopo il congedo di maternità

mamma lavoro, ciuccioRientrate al lavoro dopo la maternità e demansionate, trasferite, molestate. Sono alcuni delle storie che Giorgia Campana, consigliera di parità della Provincia di Bologna, ha dovuto affrontare tra il 2010 e il 2013, come dimostrano i dati da poco diffusi. Nei quattro anni esaminati sono stati 125 i casi sottoposti alla consigliera, ovvero il67% in più rispetto al quadriennio precedente. Dodici di questi si sono trasformati in cause legali che si sono concluse positivamente per le donne discriminate.

Solo nel 2013 le pratiche aperte hanno raggiunto quota 32: l’84,4% riguarda donne con figli per discriminazioni dirette a seguito della maternità. Spesso si è trattato di casi di demansionamento (75%) oppure di problemi legati alla flessibilità dell’orario (68,8%), seguiti da vessazioni e mobbing (37,5%), cessazione-sospensione del rapporto di lavoro e limiti nell’accesso alla formazione (15,6%) oppure ostacoli sulle progressioni di carriera (12,5%). Impossibilità di accedere al lavoro e molestie sessuali si assestano al 6,3%).

Non sono mancati casi di dimissioni in bianco e rinunce al lavoro all’apparenza volontarie ma causate da condizioni lavorative imposte e impossibili da gestire.

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