Per fare la spesa, per andare dal pediatra: volontarie a casa delle neomamme

Mamme che state per partorire, o che avete appena partorito, questo è il progetto pensato per voi. Da dieci anni il Centro per le Famiglie di Cesena porta avanti “Mamme insieme” per le donne senza una rete femminile intorno. Un gruppo di volontarie – al momento sono undici – vanno a domicilio una volta alla settimana, per due o tre ore, e per alcuni mesi danno una mano: a fare la spesa, ad andare dal pediatra, a gestire insomma la quotidianità. Licia Tappi, referente del progetto, ieri al convegno “Nascere a Cesena” ha passato in rassegna i punti principali di un lavoro che serve alle mamme per avere maggiore benessere, come ha dimostrato una ricerca realizzata anni fa in collaborazione con i servizi sanitari.
mamma bambino
“Le nostre volontarie sono a loro volta mamme o comunque persone con esperienza nel lavoro di cura. A loro non richiediamo professionalità ma spirito di ascolto, accoglienza. Il rapporto che devono instaurare con le mamme è di assoluta parità, non di sostituzione. Non devono giudicare ma tirare fuori dalle mamme le loro risorse. I primi incontri servono a creare un rapporto, ad instaurare fiducia. Dopo viene il vero sostegno nella quotidianità, grazie ad un progetto pensato ad hoc, studiato sulle esigenze della singola mamma insieme al tutor che segue le volontarie”.

Il percorso può durare fino ad un anno, ma anche di più se insorgono ulteriori difficoltà: “Cerchiamo di essere il più possibile flessibili, nel caso per esempio di una mamma con due gemelli gli incontri raddoppiano. Se una mamma, invece, a sei mesi dal parto torna al lavoro, il percorso s’interrompe”.

Le volontarie vengono formate nell’ambito di tre incontri nei quali si sondano anche motivazioni e umanità: “Al momento la più giovane ha 25 anni e la più anziana è una donna in pensione che sognava di operare nel sociale. Quando una di loro si ritira, rilanciamo la voce e ne cerchiamo di nuove”.

Due anni fa il Ministero della Famiglia ha premiato “Mamme insieme” con un piccolo finanziamento che è servito a sostenere un corso di scrittura, visto che le volontarie utilizzano il diario come strumento principale di documentazione del loro lavoro: “Il nostro è un progetto minuscolo, è una sola delle tante opportunità che si possono dare alle mamme. Ma a volte sono le cose piccole a curare di più”.

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