Anestesia, aspiratore e specillo si trasformano in acqua magica, elefantini e specchietti sulla poltrona di Chiara Menghi, specialista in ortodonzia per lo Studio Dentistico Casavecchia di Ravenna (via Matteucci, 1) quando a sedersi sono dei piccoli pazienti. “Di volta in volta ci inventiamo dei nomi curiosi e buffi da dare agli strumenti – ci racconta la dottoressa – e inoltre guardiamo e proviamo insieme gli attrezzi che utilizzerò durante i trattamenti, così da tranquillizzare i bambini e creare un’atmosfera rilassata e giocosa”.
Dottoressa, cos’è la carie?
“La carie è una malattia batterica che è responsabile dei ‘buchini’ che si formano sulla superficie dei denti.
Come si forma?
“Nella nostra bocca, ci sono dei batteri che hanno la possibilità, in presenza di zuccheri, di produrre degli acidi che demineralizzano lo smalto dei denti.Una volta che lo smalto è indebolito, gli enzimi prodotti dai batteri digeriscono la parte proteica. Da questo momento, il passo è breve per la comparsa del buchino nero”.
La carie può presentarsi anche sui denti da latte?
“Sì, certo. I bambini quando nascono sono privi di batteri ma vi entrano a contatto attraverso il corpo della propria mamma. E’ per questo che se la madre ha una carica batterica molto alta è più facile che il neonato sviluppi successivamente della carie. Ci tengo a ricordare che questa non è una regola, perché un fattore da considerare è la suscettibilità individuale di ognuno di noi nei confronti dell’infezione”.
Quali sono le condizioni che favoriscono la formazione della carie?
“Il lattobacillo e lo streptococto mutans, i batteri responsabili della carie, adorano gli zuccheri semplici come il saccarosio e in misura minore il lattosio e il fruttosio. Quindi, quei cibi che contengono questi zuccheri predispongono allo sviluppo della carie”.
Come prevenirla?
“Le nuove linee guide per la prevenzione della carie nei bambini pubblicate da poco dal Ministero della Salute danno una grande rilevanza al fluoro topico: vari studi dimostrano che i bambini che si spazzolano i denti due volte al giorno con un dentifricio al fluoro hanno una minore tendenza a sviluppare la carie”.
E in contemporanea bisogna far assumere al bambino anche le pasticche al fluoro che di solito prescrive ii pediatra?
“La profilassi fluorosistemica, ovvero l’assunzione della pasticchina, dovrebbe essere somministrata solo nei gruppi a rischio, cioè nei bambini che non spazzolano regolarmente i denti con un dentifricio al fluoro, in quelli che hanno già almeno una carie o lo smalto debole (ipoplasia dello smalto) e nei bimbi disabili per le difficoltà nell’eseguire un’adeguata igiene dentale”.
Cosa accade se si ingerisce troppo fluoro?
Potrebbe svilupparsi la fluorosi, cioè un accumulo di fluoro che può provocare piccole e indelebili pigmentazioni bianche sullo smalto dei denti”.
Dottoressa, come dobbiamo insegnare ai bambini a lavarsi i denti?
“La pulizia dei denti dovrebbe avvenire sotto il controllo di un adulto, almeno finché il piccolo non abbia acquisito le competenze specifiche. Inoltre lo spazzolino deve essere della giusta misura e abbastanza morbido perché si deve insegnare al bambino a fare dei circoletti e passare dal rosso al bianco, dalla gengiva al dente e quindi se le setole fossero troppo dure finirebbero col danneggiare la gengiva”.
Ci sono altre forme di prevenzione?
“Il dentista può applicare sui denti delle vernici a base resinosa contenente fluoro che viene rilasciato in maniera graduale, utilissimo per chi è a rischio di recidiva oppure per chi porta l’apparecchio fisso. Esistono anche dei gel ad alta concentrazione di fluoro da utilizzare a partire dai sei anni, disponibili per uso ambulatoriale e, su prescrizione, anche per uso domiciliare. Bisogna infatti sapere che lo smalto dei denti permanenti appena erotti è ancora immaturo, quindi più suscettibile alla carie. Un altro metodo molto efficace di prevenzione della carie nei denti permanenti e’ dato dalle sigillature dei solchi. I solchi sono le piccole insenature o incavi che si trovano sulla superficie masticante dei denti, dove, se non spazzolati bene, rimangono piu’ facilmente residui di cibo. Oltre a questo a volte sono delle vere e proprie fessure o hanno una forma anomala a goccia impossibili da pulire con lo spazzolino. In questo caso, la sigillatura va a proteggere proprio quella parte destinata a diventare terreno fertile per la carie”.
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