L’avviso pubblico uscirà il primo di aprile. La data non è a caso: se molte famiglie penseranno al classico pesce, dovranno ricredersi. Questa volta si fa sul serio. Il Comune di Ravenna utilizzerà un finanziamento regionale per promuovere politiche di conciliazione: i padri che prenderanno da uno a tre mesi di congedo in alternativa alle mogli o compagni per stare a casa con i figli, riceveranno un contributo di 300 euro al mese. La misura, decisa dall’assessora alle Pari Opportunità Giovanna Piaia, non vuole essere tanto assistenziale, quanto di diffusione di una cultura nuova: ecco perché il valore Isee massimo per usufruire del congedo è stato tenuto appositamente a metà strada. Il tetto è di 20mila euro. “I padri che prendono il congedo sono ancora pochi – spiega Piaia – ma se non favoriamo il crescere di una certa mentalità, non possiamo sperare di cambiare le cose. Ecco perché ho deciso di destinare la parte del finanziamento che ci spetta ai congedi parentali paterni”.
La politica annunciata dal Comune di Ravenna fa il paio con l’iniziativa “Papà in gioco”, un ciclo di incontri e laboratori gratuiti organizzati dal Centro per le Famiglie e in programma dal 15 marzo al 5 aprile. Per partecipare occorre iscriversi telefonando allo 0544/471497 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, o il martedì e giovedì dalle 14 alle 17. Il primo appuntamento è proprio sabato 15 marzo alle 9 nella sede di via Canale Molinetto 127. Maria Francesca Poggiali, psicomotricista della cooperativa Sacra Famiglia di Faenza, terrà l’incontro rivolto ai soli papà dal titolo “Prepariamoci a giocare”. Sabato 22 marzo dalle 9,30 alle 12,30 i papà potranno portare con sé bambini e bambine per un laboratorio suddiviso per fasce di età. Sabato 29 marzo alle 9,30 l’educatore della Zerocento Stefano Damiani incontrerà i papà per un laboratorio di costruzione di strumenti musicali dal titolo “Clik Clak”. Dedicato di nuovo ai soli papà l’incontro con la bibliotecaria della Classense Nicoletta Bacco sabato 5 aprile alle 10: “Leggere con papà” sarà un momento nel quale alcuni papà volontari del progetto “Nati per Leggere” porteranno la loro testimonianza e nel quale verranno dati ai partecipanti consigli bibliografici sui libri che parlano di papà.
“Un lavoro, questo, di sollecitazione ad avere un ruolo più partecipe nella vita familiare e che parte già dai corsi di accompagnamento alla nascita – puntualizza Piaia – dove cerchiamo di far capire ai futuri padri che la combinazione dei diritti dell’uomo e della donna può portare a soluzioni creative e non standardizzate rispetto alla cura e crescita dei figli”. Un impegno che il Comune farà proprio anche nella seconda parte del 2014, con una campagna informativa sul lavoro domestico. Partiranno corsi, workshop e laboratori e torneranno anche le lezioni per “casalinghi” proposte qualche anno fa e che avevano avuto un inaspettato successo.
Dietro, c’è anche la volontà di capire la situazione, di approfondire il contesto: “Con i ragazzi di Lavori in Comune realizzeremo un sondaggio sulla distribuzione dei carichi domestici nelle loro rispettive famiglie. Vogliamo avere dei dati sui quali interrogarci e lavorare”.
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