Ricomincio da noi: a Rimini genitori di figli con autismo vivono le domeniche insieme

“Ma siamo sicuri che il nostro mondo sia migliore di quello in cui vivono le persone con autismo?” Questa una delle domande che si pone Enrico Maria Fantaguzzi, genitore di un figlio con autismo e uno dei promotori del progetto “Ricomincio da noi”, un’iniziativa che partirà domenica 19 gennaio alla Villa del Bianco di Misano (Via Tempio Malatestiano,3), rivolta a tutte le famiglie dell’associazione Rimini Autismo, e che si svolgerà due domeniche al mese, presumibilmente fino all’estate, ci dice Fantaguzzi, seguendo la disponibilità, le esigenze e il gradimento dei diretti interessati. Genitori e figli saranno intrattenuti contemporaneamente con laboratori, corsi e passeggiate. L’idea è quella di dare ai genitori l’opportunità di intraprendere un cammino di riscoperta di sé che passi attraverso lo stare insieme agli altri genitori dell’associazione.

Quale tipo di attività proporrete ai vostri figli?
“I ragazzi saranno impegnati in diverse attività suddivise in base all’età e alle inclinazioni. Alcune delle attività si svolgeranno all’interno della villa, altre all’esterno,tutte saranno condotte dagli educatori specializzati della nostra cooperativa Millepiedi. I laboratori e le passeggiate saranno finalizzate agli obiettivi di autonomia, ciò vuol dire che anche solo andare al bar a prendere qualcosa da bere, può essere per alcuni dei nostri ragazzi, un momento di crescita e di conquista di indipendenza. La condivisione degli obiettivi sanitari con quelli personali è un elemento saliente di questi incontri. Ogni momento è adatto per imparare e l’apprendimento avviene anche attraverso il gioco”.
E i genitori cosa faranno nel frattempo?
“Abbiamo in programma un momento dedicato alla degustazione di vini, un corso di cucina e uno di pittura. Si tratta di attività che esulano dall’argomento dell’autismo e che hanno lo scopo di instaurare un nuovo modo di condividere, di scambiarsi opinioni e conoscenze. Quando noi genitori ci incontriamo per parlare di autismo, ognuno è barricato dietro alle proprie opinioni e ai propri punti di vista, discorrendo d’altro invece può nascere un confronto, uno scambio e una nuova unione che può avvicinare le famiglie e riflettersi in maniera positiva anche quando l’oggetto dei nostri incontri ridiventa l’autismo”.
“Ricomincio da noi” cosa vuol dire?
“‘Ricominciamo da noi’ come famiglie insieme ai nostri figli per creare un mondo che vada bene a tutti. Ma siamo proprio sicuri che il nostro mondo sia meglio del loro? Facciamo di tutto per tirarli fuori dall’autismo, senza considerare che nel loro modo di essere ci sono tanti aspetti estremamente importanti. Gli autistici non conoscono la menzogna, riconoscono in meno di tre minuti se il tipo di persona che hanno davanti è valida oppure no. Quello che vogliamo è tirare fuori l’autismo dall’aria sanitaria. Secondo la nostra opinione, l’autismo non è una malattia, ma una caratteristica della personalità, che di certo va smussata e migliorata. Creare un mondo adatto sia a noi che ai nostri figli è il nostro obiettivo, e “Ricomincio da noi” si basa proprio su questo presupposto”.

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