Parto trigemino all’Ospedale “Infermi” di Rimini. Nella giornata di Capodanno una signora residente in provincia di Ravenna ha dato alla luce tre gemellini, tutti e tre maschi. Due di essi sono omozigoti, il terzo è eterozigote. I primi due pesano rispettivamente 1.770 e 1.780 grammi, il terzo pesa 2.460 grammi.
Il parto è stato alla trentaquattresima settimana, quindi quasi a termine, e tramite cesareo. La mamma, la signora Michelina, e il papà, Erik, hanno deciso di chiamare i tre gemellini Francesco, Andrea e Luca. La coppia, che ha un altro figlio, ha deciso di scegliere l’Ospedale “Infermi” di Rimini per il parto, anche su consiglio del proprio ginecologo di fiducia, quando ha saputo che si sarebbe trattato di un trigemino, poiché quello di Rimini è un polo materno infantile di terzo livello, e quindi in grado di affrontare eventuali emergenze.
La mamma e i tre gemellini stanno bene, e i tre piccini sono precauzionalmente seguiti in Terapia Intensiva Neonatale, diratta dalla dottoressa Gina Ancora.
“I parti trigemini – spiega il dottor Giuseppe Battagliarin, direttore dell’Unità Operativa di “Ostetricia e Ginecologia” dell’Ospedale di Rimini – sono eventi rari. Il concepimento spontaneo di tre gemelli, come nel caso della signora Michelina, ha una frequenza di uno ogni ottomila nati. Dobbiamo però aggiungere i casi che derivano da una procreazione medica assistita per cui si può giungere ad un caso ogni tre – quattromila nati. Presso la nostra unità operativa ne registriamo mediamente circa 1-2 l’anno perché ci vengono inviati da altri ospedali. Il caso della signora è anche più raro poiché all’inizio gli ovuli fecondati erano due ma successivamente uno zigote si è separato dando origine a due gemelli con una sola placenta, più esposti a patologie dell’accrescimento o ad anomalie di flusso placentare. Per questi motivi la gravidanza è stata considerata a rischio ed inviata ad una struttura di terso livello quale la nostra”.
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