Bologna, protesta nelle mense scolastiche: il pasto si porta da casa

Situazione sempre più delicata nelle mense scolastiche di Bologna. Presto gli alunni delle 152 scuole pubbliche, primarie e dell’infanzia servite da Seribo potrebbero portarsi il pasto da casa come forma di protesta. A guidarla sono i genitori dell’Osservatorio mense i quali sul loro forum fanno notare che dai primi bollettini Mav “le modalità con cui il Comune ha attivato il nuovo sistema tariffario a consumo sono molto discutibili dal momento che sembrano introdurre dei significativi aumenti per molte famiglie con bambini che fanno poche assenze durante l’anno. A fronte di un profitto di più di 2 milioni di euro nel bilancio di Seribo 2013 ciò non è giustificabile”.

Sotto accusa anche la qualità. Come ha spiegato a Radio città del capo Sebastiano Moruzzi, uno dei responsabili dell’Osservatorio, “a Bologna il bio è fermo al 18%, irregolare rispetto ad una legge regionale del 2002 che chiede il 70% dei pasti biologici”. Di questo e di molto altro hanno parlato i genitori in riunione mercoledì sera anche in preparazione dell’incontro del 16 con i responsabili del Comune nel quale chiederanno garanzie sul capitolato d’appalto per il rinnovo del servizio di refezione scolastica. Qualora non venissero date, scatterebbe la clamorosa protesta dei pasti portati da casa.

Tra le richieste, anche quelle di menù diversificati per specifiche esigenze religiose ed etiche (come i vegani) e controlli più puntuali con il coinvolgimento dei genitori. L’idea del pasto portato da casa metterebbe in crisi il gestore – Seribo ne serve 18mila al giorno nei 320 refettori cittadini – e ricalcherebbe quella messa in atto in altre località per protesta contro la qualità scadente del cibo.

 

 

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Commenti:

  1. Vorrei sapere “come” mettereste in atto la protesta del pranzo portato da casa: a Genova sostengono che “la normativa” impedisce di portare pietanze da casa per ragioni di “sicurezza alimentare”. Singoli genito ri a Bologna possono farlo, o pensate di riuscire in quanto lo farebbero intere classi?
    grazie sabina

  2. La sicurezza alimentare è un pretesto, perchè la merenda dell’intervallo la portano TUTTI da casa e la mangiano a scuola..Molte famiglie non riescono più a pagare il pasto e allora il figlio non può stare a scuola..ma chi lo va a prendere e riportare se si lavora? Assurdo.

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