Socializzazione e malattie: gioie e dolori del nido. Ecco qualche precauzione secondo i pediatri

I bimbi socializzano ma si ammalano. Vantaggi e svantaggi dell’asilo nido spiegati dalla Società Italiana di Infettivologia pediatrica in un approfondimento realizzato dall’Agenzia giornalistica Agi.

D’altronde, quale genitore che ha i piccoli al nido non se n’è già accorto: il primo anno soprattutto è un’alternarsi tra casa e asilo: una settimana malato, una all’asilo, e così via sperando in tempi migliori.

“I locali chiusi, spesso eccessivamente riscaldati e frequentati da tanti bambini – spiega Susanna Esposito, presidente Sitip – rappresentano un ambiente ideale per la propagazione dei virus, principali agenti eziologici delle infezioni nei primi anni di vita”. Senza dimenticare lo scambio di oggetti tra bambini che rendono difficile seguire le norme igieniche consigliate.

Secondo quanto riportato dall’Agi, in Italia, sono circa 400.000 i bambini colpiti ogni anno gastroenterite e il Rotavirus è il principale agente eziologico. Per la maggior parte, circa 322.000 episodi, basta la sola assistenza al domicilio del piccolo, 80.500 sono invece i bambini che si rivolgono al pediatra, mentre oltre 10.000 vengono ricoverati, con una degenza che varia da 4 a 7 giorni e cresce man mano che i bimbi sono più piccoli.

Prevenire si può:  oltre ai comuni vaccini, secondo la pediatra, i pediatri di Sitip consigliano di scegliere strutture con locali grandi, di limitare l’uso del ciuccio e di riportare il bimbo all’asilo solo quando è guarito.

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