Il moccio protegge dai virus e la sciarpa pure: ecco i consigli del pediatra contro raffreddore e influenza

Un tempo le mamme mandavano i propri figli a scuola con i pantaloncini corti perchè era opinione comune che il freddo temprasse il fisico. Decenni dopo le figlie di quelle stesse mamme hanno cominciato a coprire molto di più i propri bambini per scongiurare un raffreddamento. Ma qual è la giusta misura da adottare nei confronti del freddo ? A svelarci l’arcano, o meglio a darci maggiori informazioni su uno degli argomenti maggiormente cliccati in rete a ogni cambio di stagione, è il pediatra Ugo Ceroni.

“Gli inglesi chiamano il raffreddore ‘common cold’ , in quanto è con il freddo che le nostre difese immunitarie si abbassano e permettono ai virus di attaccarci. E’ per questo che bisogna difendere bene le vie respiratorie”.
In quale modo?
“Bisognerebbe tenere le vie respiratorie al caldo. Sarebbe buona norma mettere una sciarpa sul naso dei bambini quando escono da scuola, soprattutto in quei periodi invernali quando gli sbalzi di temperatura  tra dentro e fuori sono consistenti. Se l’aria fredda entra nei turbinati, questi tendono a gonfiarsi, la mucosa interna si dilata e si produce del muco, che non è altro che una sostanza collosa che intrappola i germi. Se questa scende nella gola, c’è il pericolo che arrivi direttamente  ai bronchi e che si sviluppi una bronchite”.

Cosa fare allora in caso di muco?
“Il muco svolge una doppia funzione, non a caso i bambini piccoli sono detti ‘mocciosi’, perchè hanno sempre il naso pieno di moccio che li protegge dai virus rigettandoli all’esterno, ma allo stesso tempo, il moccio non deve avere la possibilità di scendere nelle vie respiratorie, allora si deve procedere con i lavaggi nasali”.

Si può trasmettere il raffreddore?
“Sono i virus che si trasmettono. I rinovirus sono circa un centinaio, in più le nostre cellule di difesa hanno una memoria breve. Si può essere immuni da quello specifico virus per qualche settimana, ma magari riprenderlo mesi dopo. Il miglior atteggiamento da assumere quando si ha il raffreddore è usare la mascherina. Dovrebbero utilizzarla soprattutto i genitori di bimbi molto piccoli. Il contagio può avvenire anche con un colpo di tosse, che ha la capacità di infettare fino a 80 metri di distanza”.

A proposito di bimbi piccoli. Come comportarsi quando i neonati si trovano ad affrontare il loro primo inverno?
“I neonati più a rischio, nel nostro emisfero, sono quelli che nascono nei mesi di agosto e settembre, perchè nei mesi in cui si verifica il picco dell’influenza, hanno solo tre o quattro mesi e possono incorrere nel rischio di bronchiolite,  una patologia che a volte è soggetta a complicanze. Inoltre i nascituri più soggetti ad ammalarsi sono quelli con fratelli o sorelle che frequentano la scuola, ricettacolo di germi. Si dovrebbe quindi cercare di proteggerli dal contagio, ma tenerli comunque all’aria aperta. Portarli fuori nelle ore più calde della giornata e sempre adeguatamente coperti”.

 

 

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