Neo-papà picchiato dentro il reparto di Ostetricia del Bufalini dopo il parto della moglie

Un neo-papà di Pinarella di Cervia, Alex Bellavista, di 24 anni, sarebbe stato aggredito e picchiato da sei marocchini nei corridoi del reparto di Ostetricia dell’ospedale Bufalini di Cesena, quattro ore dopo la nascita della sua primogenita. Il fatto, successo lunedì sera, è raccontato dal quotidiano La Voce di Romagna. Pare che una donna straniera sia entrata poco dopo il parto della moglie di Alex nella stanza, per far fare la pipì al suo bambino di pochi anni. Il ragazzo ha raccontato di aver allontanato la donna spiegandole con toni civili che quello della stanza era un bagno riservato alle persone ricoverate. Ma la storia non si è chiusa lì. Quando è uscito dalla stanza per andare a prendere una bevanda nei distributori automatici che si trovano nei corridoi dei reparti, è stato aggredito da un uomo, che lo accusava di aver picchiato la sorella. In quel momento sono arrivati altri marocchini che hanno iniziato a picchiare il neo-papà.

Solo l’intervento di una infermiera ha evitato il peggio. Il giovane ha riportato diverse lesioni al capo e ad alcune parti del corpo ed è stato poi accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale, dove è stato medicato. Per lui la prognosi è di venti giorni. Alex Bellavista ha sporto denuncia contro gli stranieri che lo hanno aggredito a pochi metri dalla stanza della moglie che aveva appena partorito. Il giovane ha riferito che alla moglie è stato consigliato di portarsi dietro la bimba per andare in bagno.

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Commenti:

  1. ci rendiamo conto in che mondo viviamo. l’unico reparto dove tutti dovrebbero essere felici e contenti per la nascita di un bimbo e proprio qui succede un caos perche’ i signori che noi dobbiamo integrare vogliono fare quello che vogliono e quando gli e’ negato se lo vogliono prendere in questo modo. vi sembra integrazione questa ??? io da parte mia penso che tutti abbiano diritto di venire in italia ma tutti quelli di buona volonta’ e questi se fosse per me sarebbero gia’ in un barcone per il loro paese. non hanno capito che le regole non sono solo per gli italiani ma anche per loro. non hanno capito da come e’ descritto nell’articolo che il bagno di una stanza e’ privato e che non solo loro non possono andare ma anche gli altri italiani non possono andare per ovvii motivi di igiene e quant’ altro.

  2. vedete come siamo ridotti dobbiamo aver paura anche in ospedale ,in casa propia perche loro non anno problemi a minacciarti di morte.ma non gli fanno nulla addirittura mi anno detto che e meglio non fare denuncie perche il giudice la archivierebbe ma COME SIAMO MESSI IO HO PAURA AD USCIRE DI CASA PERCHE ABITANO SOTTO CASA MIA E IO ESCO ALLE 4-30 TUTTE LE MATTINE
    POVERO ALEX MI DISPIACE MA IN CHE MONDO VIVIAMO

  3. Ci rendiamo conto … litigare perchè una persona ha bisogno del bagno e ne usa 1.
    Che fastidio poteva arreccare?!? … mi chiedo !
    A me non avrebbe creato nessun problema.Impariamo ad essere più solidali “tutti” fra noi e secondo me la risposta non sarà “violenza” ma solidarietà reciproca.
    Sottolineo anche, che non è il colore della pelle o la nazionalità che ci rende diversi.Siamo tutti sotto lo stesso cielo.Disapprovo la violenza sempre , comunque e da chiunque.

  4. Anche io quando ho partorito meno di un anno fa, all’ospedale di ravenna, ho avuto una brutta esperienza con una neo mamma di colore: mia compagna di stanza, poco rispettosa. Luci accese di tutta la stanza nel cuore della notte, ( forse non lo sapeva che esistono le luci sopra al letto) telefonate alle 5 di mattina. Persone in visita a tutte le ore che puntualmente svegliavano la mia bambina.
    Il top della maleducazione e’ stato raggiunto la sera quando in branco con pargoli al fianco si sono presentati tutti in stanza. Saranno stati almeno 20. Alcuni hanno utilizzato il bagno. E io zitta. Infastidita. Cercavo di sopportare tanto il giorno dopo sarei tornata a casa. Ad un certo punto, però, sento un puzzo allucinante…si erano portati del cibo fritto e del brodo (un contenitore grande forse volevano mangiare tutti insieme…aleee grande festa!!!) ed altre cose da mangiare da casa per festeggiare tutti insieme la nascita del loro piccolo.
    Io a quel punto non ce l’ho più fatta a stare zitta e ho chiesto cortesemente di aprire le finestre perché c’era una puzza allucinate (il loro cibo e’ molto speziato e ha un odore particolare). Ho detto loro che in ospedale non si porta cibo in camera ( anche a me piace il fritto di pesce o la pasta ai broccoli ma non la porto ne’ al cinema tantomeno in un ospedale dove ci sono bimbi che hanno poche ore!!).
    Invece che scusarsi e mettere via la cena da casa, sono stata insultata e derisa dal gruppo e costretta a chiedere di cambiare stanza.
    Sono convinta che i maleducati non hanno razza. Ma credo che il livello di cultura civica in alcune etnie sia limitato. Loro pensano che sia normale quello che per noi non è.
    La cosa però che mi stupisce di più sono le poche regole istituzionali nei reparti di ostetricia. Com’è possibile che a tutte le ore si possano ricevere visite e che non ci sia un limite al numero di visite. Le donne che hanno appena partorito hanno bisogno di privacy ed i bambini appena nati di tranquillità.

  5. A quelle persone che invocano il rispetto reciproco chiedo:
    Dove stava la mancanza di rispetto nel comportamento del neo papà ?
    E’ scritto anche nel regolamento interno dell’ospedale , e poi i bagni x i visitatori sono nei corridoi!!!!
    Le regole sono x tutti !!!!
    Alex hai tutta la mia solidarietà !!

  6. Anch io come alcuni scrivono penso, ed ho avuto esperienza di cio, che maleducazione e vviolenza nn seguano un colore di pelle o etnia.. Purtroppo oggi e’ molto facile che le persone arrivino a violenza verbale o fisica, a partire da stimoli minimi.. C e’ molta rabbia, frustrazione e poca capacita di contenerla in molti individui. Occorre fare attenzione e ritrovare alcune regole minime di convivenza e civilta, e smettere di vedere sempre e solo con un occhio..apriamoli entrambi e ci accorgeremo che la violenza purtroppo esula da razza e cultura. A parte cio, esprimo al neopapa e mamma silidarieta

  7. Solidarietà e augurio di mettersi al più presto questo episodio alle spalle, x quanto possibile, per potersi godere il miracolo della nascita e della vita di loro figlia. Auguri di cuore.

  8. avete voluto la bicicletta? da come votate sembra che questa situazione vi è gradita? e allora pedalate!!! e pigliatevi le mazzate!!

  9. Concordo con Franco che questa gente, che non vuole integrarsi con noi, la dobbiamo rimettere su una barca e spingerli verso il loro paese da cui sono venuti. Sono tutelati in tutto e per tutto e si permettono di agire senza regole nè educazione. MA in questa situazione quello che è oltremodo assurdo è che hanno consigliato alla mamma di portarsi la bimba per andare in bagno. Complimenti!!! Si vede da qui come noi italiani siamo tutelati. Vergogna!!!
    Tutta la mia solidarietà al neo papà ed alla mamma ed auguri di cuore !!

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