Brodi e yogurt fatti in casa: e se l’autismo si curasse a tavola? Un nutrizionista ci racconta la Gaps

Autismo come stato irreversibile. Autismo come diagnosi incontrovertibile. Se è vero che la sola parola terrorizza, è altrettanto vero che c’è chi tenta – attraverso la ricerca – un’alternativa possibile. Paolo Donati è un nutrizionista italiano che vive in Inghilterra, dove è impegnato sul fronte della Gaps (Gut And Psychology Syndrome – la sindrome dell’intestino e della psiche), che indica una terapia naturale – alimentare, nello specifico – per l’autismo e altri disturbi come la dislessia, la disprassia, la depressione e la schizofrenia. La dieta, insomma, parrebbe contare eccome in questi casi, richiamando l’idea dell’intestino come secondo cervello. E lo sanno bene alcune famiglie romagnole che ai propri figli stanno facendo seguire proprio il regime Gaps.
Come e perché ha iniziato ad occuparsi di GAPS?
“Sono sempre stato interessato al legame tra alimentazione e sviluppo del potenziale umano, seguendo diversi regimi nutrizionali come la dieta macrobiotica. Vivendo in Inghilterra ho studiato nutrizione olistica al College of Natural Nutrition, dove ho approfondito il legame tra predisposizioni, il carico di tossicità e sintomi mentali, attraverso i principi dell’omeopatia e della filosofia cinese. Ho poi conosciuto Natasha Campbell alla Weston A Price Conference di qualche anno fa e ho immediatamente deciso di intraprendere la specializzazione per terapisti GAPS”.
In Italia quanto è utilizzato il protocollo medico GAPS? Si dice che le sia l’unico in Italia a prescriverne la dieta: è vero?
“Io sono un nutrizionista e risiedendo in Italia solo due o tre mesi all’anno non sono molto aggiornato sulla presenza di terapisti GAPS in Italia. Secondo il sito ufficiale della Campbell (www.gaps.me) per ora sono l’unico terapista GAPS italiano”.
Qual è la grande “rivoluzione” di Natasha Campbell-McBride a suo parere?
“La sua grande determinazione nel rendere accessibile alle famiglie una terapia naturale e interamente ‘fatta in casa’ per l’autismo, rendendole responsabili per la salute dei propri figli. Non é stata una rivoluzione a livello di contenuti, in quanto sia il Dr Haas negli anni ’50 ed Elaine Gottschall fino al 2004 avevano utilizzato con successo gli stessi principi nella Specific Carbohydrate Diet (SCD). Natasha peró ha riscoperto e riproposto questa dieta globalmente, unendola ai benefici dei cibi fermentati tradizionali e a un regime disintossicante naturale. In questo modo la GAPS é un vero e proprio protocollo terapeutico mentre la SCD era solo una dieta”.
Che cosa elimina e che cosa introduce di nuovo la dieta Gaps? Si tratta di una dieta temporanea o dev’essere seguita tutta la vita?
“Il principio alla base della GAPS é che tutte le malattie, incluse quelle mentali, hanno origine nell’intestino e da una situazione di base chiamata disbiosi intestinale, in cui la flora batterica opportunistica è in sovrannumero rispetto a quella benefica, diminuendo cosí le difese dell’organismo contro batteri nocivi, virus e funghi. Perció si eliminano innanzi tutto i cibi che in uno stato di disbiosi intestinale sono di difficile digestione e facilitano la proliferazione di questi batteri opportunistici: in primo luogo i carboidrati disaccaridi e polisaccaridi. Ció significa che tutte le farine e i cereali non sono ammessi, inclusi quelli utilizzati nella dieta senza glutine come il riso e il mais. Sono inoltre esclusi molti legumi e verdure amidacee, come le patate e i tuberi. Lo zucchero, la soia e in generale tutti i prodotti commerciali e raffinati non sono inoltre ammessi. É una dieta fatta di ingredienti completamente naturali e cucinati esclusivamente a casa. I cibi tipicamente innovativi rispetto ad altre diete per l’autismo sono i brodi di carne fatti in casa e i cibi fermentati come le verdure e il pesce fermentato. Ma anche i latticini fermentati come yogurt, kefir e panna acida (solo se fatti in casa e tollerati caso per caso). Molti genitori che seguono la dieta senza glutine e caseina sobbalzano quando consiglio di provare lo yogurt, ma in realtà questi latticini sono pre-digeriti e molti bambini li possono assumere senza problemi. La dieta GAPS é concepita come dieta temporanea. La Campbell consiglia di seguirla per almeno due anni, dopo di che si puó uscire dalla GAPS seguendo un periodo di transizione in cui i cibi vietati vengono inseriti uno ad uno. Per disturbi digestivi come coliti e vari stati d’infiammazione la GAPS puó aiutare anche in tempi piú veloci”.
Dieta Gaps e autismo: ci sono evidenze che la prima migliori la diagnosi del secondo?
“Assolutamente sí. Anche se la dieta andrebbe seguita per almeno due anni, benefici piú immediati come miglioramento del contatto oculare e varie stereotipie, senza contare una migliore salute intestinale, avvengono in molti casi dopo qualche mese. La dieta GAPS non è però una pillola magica ed é necessario adattarla e modificarla nel tempo perché porti benefici”.
Sta seguendo famiglie romagnole al momento? Con quali risultati?

Il nutrizionista Paolo Donati

“Sono veramente colpito dall’industriosità e vitalità dei romagnoli. Se non fosse per uno di questi genitori forse non sarei qui a fare quest’intervista. A partire da marzo ho lavorato con due famiglie romagnole che hanno notato una maggiore tranquillità e altri miglioramenti a livello comportamentale. Spero di passare piú tempo in Italia in futuro, ma soprattutto che nasca una comunità di italiani che utilizzano la GAPS e si supportano a vicenda, come già avviene in America e in Inghilterra”.
Consiglia la GAPS anche a chi segue già altre diete senza particolari problemi?
“Non sempre la dieta GAPS è necessaria, specialmente se non esistono particolari sintomi digestivi e mentali. Ma chi si rivolge a me tende ad aver provato altri approcci nutrizionali senza successo. Se il vostro bambino soffre di costipazione, diarrea o altri disturbi intestinali (inclusa una variabilità nella composizione e aspetto delle feci), allora ritengo che valga la pena provare la GAPS. Tuttavia alcuni bambini, pur non mostrando particolari sintomi digestivi in apparenza, mostrano comunque notevoli miglioramenti con la GAPS. Alcune parti della GAPS le consiglio a chiunque, in particolare i cibi fermentati e i brodi fatti in casa”.
Come ci si puó informare sulla GAPS per chi desidera introdurla da sé?
“Fortunatamente il libro della Campbell uscirà tra un paio di mesi in italiano ma l’opportunità principale è la conferenza che sarà tenuta dalla Campbell in persona a Milano il prossimo 26 e 27 di ottobre. Sarà tradotta interamente in italiano e sarà l’occasione per acquistare per la prima volta il libro tradotto, oppure riceverne una copia gratuita per le prime venti prenotazioni”.

Per informazioni sulla conferenza visitare il sito www.dietagaps.it
Il dott. Paolo Donati opera nel suo studio di Londra ed effettua consulti telefonici e via skype per italiani. Lo potete contattare via email a info@dietagaps.it

In questo articolo ci sono 3 commenti

Commenti:

  1. vorrei sapere cosa posso fare per mia figlia di 9 anni con sindrome di autismo di alto funzionamento per disturbo del sonno e stitichezza grazie

  2. Salve potrebbe darmi il nome,se esiste,di qualche clinica dove far seguire la dieta?a casa dopo più di un anno è diventato complicato e pesante. Grazie

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