Più di un anno di attesa per accedere alla fecondazione assistita. Coppie da tutta Italia a Cattolica

Almeno un anno e due mesi d’attesa. All’Unità operativa di Fisiopatologia della riproduzione dell’ospedale Cervesi di Cattolica sono in lista coppie da tutta Italia. Parlare di fecondazione assistita nel 2013 è abbastanza comune: ma per il professor Carlo Bulletti che dirige il centro, lo era anche negli anni Ottanta, quando ha lavorato negli Stati Uniti, poi a Bologna con Carlo Flamigni, durante quella che è stata l’epoca pionieristica della Pma.
Dottore, dal 1997 è a Cattolica. Che cosa è successo in questi sedici anni?
“Ci sono stati evidenti avanzamenti nell’introduzione delle tecniche, a partire dalla fecondazione in vitro per arrivare all’Icsi. Nel corso degli anni, poi, sono state semplificate le procedure che le rendono utilizzabili. Senza contare che la farmacologia si è evoluta, diventando più sicura. Peccato che tutti questi passi in avanti non abbiamo portato ad un proporzionale miglioramento dei risultati, almeno in termini assoluti. In termini relativi sì, invece, perché su larga scala, grazie alle tecniche, abbiamo raggiunto molte più coppie. E l’anno scorso è stato tagliato il celebre traguardo di cinque milioni di bambini che nel mondo sono nati grazie alla procreazione medicalmente assistita”.
Quanti cicli riuscite a fare all’anno?
“Non più di 850 perché il nostro organico ha un numero esiguo di operatori. Spesso si dimentica, però, che noi siamo specializzati in chirurgia riproduttiva, un settore che ha risultati simili a quelli della fecondazione assistita. Per molte coppie non prendere in considerazione questa strada significa rinunciare alla metà delle possibilità di avere un bambino”.
Per quali patologie la proponete?
“Per l’endometriosi, per esempio. O per fattori pelvici di sterilità che impediscono all’ovocita di arrivare nella tuba”.
Qual è l’età media delle coppie che si rivolgono a voi?
“Più alta che in altri centri, siamo intorno ai 35-40 anni e purtroppo ci stiamo spostando sempre più in alto. Peccato che il risultato sia inesorabilmente legato all’età della donna. Purtroppo il costume sociale, nella ricerca di una gravidanza, si è molto modificato. Si continua a credere che l’età fertile di una donna vada di pari passo con il suo ciclo mestruale: sbagliato. Idem, si pensa di poter avere una gravidanza quando la si vuole. Le storie raccontate dai media su attrici e cantanti che fanno figli dopo i quarant’anni non aiutano”.
Perché?

Carlo Bulletti

“Perché inducono a pensare che a 37 anni, per esempio, una donna abbia ancora moltissimo tempo davanti. Ma se una vip ricorre all’eterologa, mica lo dice. Si crea così una distorsione della realtà”.
Lei che cosa pensa del fatto che la legge 40 vieta l’eterologa?
“Senza polemica, dico che chi è contro una scienza finalizzata alla vita è contro la vita stessa e prima o poi verrà spazzato via. Sono fiducioso che l’eterologa venga autorizzata presto anche in Italia”.
C’è un punto, nel percorso delle coppie, in cui consigliate di andare all’estero per l’eterologa?
“La legge è contraddittoria. Prevede sanzioni per il medico che suggerisce l’eterologa in un altro Paese. Ma questo cozza contro il principio secondo il quale un medico è tenuto a consigliare la soluzione migliore per un problema di salute. La sterilità, compromettendo l’equilibrio psico-fisico della coppia, è in tutto e per tutto una malattia. Il medico che, di fronte ad un esaurimento ovarico o di spermatozoi propone l’eterologa, onora la sua professione”.
Qual è la percentuale di riuscita, se si prendono in considerazione le diverse tecniche nella loro globalità?
“C’è tanta confusione sui numeri. Potrei dire che ho un 60% di riuscita se considero un piccolo gruppo di donne, di una certa fascia di età, che sono ricorse alla Pma per una limitata schiera di cause. Ma sarebbe un numero fittizio, astratto. Se devo dire un risultato complessivo e trasversale nel tempo, allora dico che quando abbiamo un 25-29% di bambini in braccio, abbiamo una buona riuscita. Sono i numeri che facciamo anche noi, in linea con i maggiori centri d’Europa”.

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Commenti:

  1. Buongiorno, siamo 2 ragazzi in cerca di un figlio da 1 anno ma ancora niente. Abbiamo comunque dei grossi problemi perché io sono stata operata di endometriosi 4 anni fa e lui ha gli sperma molto deboli. Volevamo un consiglio per una eventuale fecondazione a pagamento pero non mutuabile perche vorremmo farla nel più breve tempo possibile. In attesa di risposta porgo distinti saluti. Grazie.
    Elisa.

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