Le lampadine che si accendono dopo la maternità sono molte. E sempre più sul fronte professionale: è successo anche a Roberta D’Onofrio, mamma di due bambini di due e cinque anni, romana, dipendente di una società di informatica con un’esperienza nel mondo del marketing e del web. A marzo ha lanciato Famideal, un sito di e-commerce dove si trovano – a prezzi scontati – prodotti e servizi per bambini e famiglie.
Roberta, il portale è stato aperto grazie ad un finanziamento a fondo perduto che hai vinto. Ma l’idea com’è nata?
“Avevo un grande desiderio di costruire qualcosa di nuovo, dopo essere diventata mamma. Acquistando molto su Internet mi ero accorta che i classici siti di offerte proponevano la cenetta a lume di candela, la ceretta, il week end per due. Non trovavo mai sconti per prodotti per bambini o per ristoranti a misura di famiglia. Come molti, io e mio marito lavoriamo e dobbiamo gestire i bambini. Il venerdì sera ci ritroviamo a chiederci dove possiamo portarli nel fine settimana, dove poter trascorrere tempo di qualità insieme, con un occhio al portafoglio”.
Qualità prima di tutto, quindi?
“Certo, di recente ho sperimentato a casa i laboratori di un gruppo di ragazze che poi abbiamo inserito su Famideal. I bambini si sono divertiti a disegnare con le tavolette di cioccolato. Il tempo è poco ma quando posso, verifico di persona, soprattutto quando si tratta di servizi”.
Le aziende sono aperte a queste nuove modalità o fanno resistenza?
“Lavoriamo con aziende di ogni tipo, grandi e piccole. Noto un certo timore verso le logiche da outlet, che noi non sposiamo. Il prodotto o il servizio devono essere di buon livello, dopo arriva lo sconto”.
Hai lasciato il tuo lavoro, nel frattempo?
“No, io e le due persone che mi affiancano siamo in attesa di vedere gli sviluppi del progetto”.
Come sta procedendo?
“A Bimbinfiera a Roma, davanti al nostro stand c’era la coda: in due giorni abbiamo raccolto 1.500 indirizzi mail, che per noi sono un patrimonio. Certe settimane si sono iscritte anche cento persone al giorno. Adesso, alle soglie d’estate, c’è una battuta d’arresto, crediamo fisiologica”.
Sui servizi, che area coprite?
“Roma, per il momento. Ma vorremmo allargarci ad altri territori, appena possibile. La crisi c’è e il bisogno di spendere meno esiste, lo abbiamo toccato con mano. Ma le famiglie continuano a voler fare cose insieme: feste di compleanno, laboratori, esperienze, divertimento. I servizi sono i più disparati”.
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