Il basket è per tutti: maschi e femmine, piccoli e grandi

Sono 364, ad oggi, gli iscritti al settore giovanile del Basket Ravenna. Maschi e femmine che coprono una fascia di età che va dai 4 ai 19 anni. Maurizio Massari è il responsabile tecnico e se dovesse scegliere uno slogan per diffondere l’attività della società direbbe che “è una bellissima opportunità che consente uno sviluppo calibrato all’età”.
Maurizio, una fliera così ampia, che va dalla fase prescolare alla preo-adolescenza, quali vantaggi dà?
“Ci consente di accompagnare i ragazzi da quando fanno i primi passi fuori dal contesto familiare fino a quando sono ormai indipendenti dai genitori. Abbiamo davvero una bella responsabilità, che affrontiamo con passione”.
Non tutti, però, iniziano da piccolissimi e poi continuano…
“No, infatti. L’identikit medio del nostro utente, che riguarda il 50% dei casi, è un bambino che inizia con noi a otto o nove anni e poi va avanti fino alla fine del percorso. L’altra metà è variabile: c’è chi inizia con un altro sport e poi passa a noi, chi comincia a fare basket da piccolissimo e poi prova altre discipline. Insomma, c’è di tutto”.
Con i piccolissimi del baby basket quale approccio utilizzate?
“Giocoso. La nostra è una proposta legata allo sviluppo degli schemi motori, che stimoliamo attraverso attività pre-sportive che hanno il mini-basket come riferimento ma che in realtà puntano a stimolare le capacità di base: occupazione dello spazio, controllo del corpo, equilibrio”.
Quanti istruttori seguono il gruppo de piccoli?
“Tre: la coordinatrice Erika Fantinelli è sempre supportata da altre due figure. I bimbi dai quattro anni hanno bisogno di essere seguiti su tutti i fronti: andare in bagno, nello spogliatoio, essere consolati se vanno in crisi. C’è tutta una emotività che va gestita”.
Che vantaggi avranno i bambini che iniziano così presto?
“Più avanti avranno una competenza sportiva migliore degli altri loro coetanei. Il loro sviluppo sarà armonico e qualitativo”.
I maschi sono la maggior parte degli iscritti. E le femmine?
“Ci sono eccome, abbiamo una quota rosa rappresentativa. Merito anche delle 600 ore annue che facciamo nelle scuole elementari di Ravenna. Un’attività gratuita che va in supporto all’attività fisica seguita dagli insegnanti e che ci serve a promuovere i nostri corsi. Il ritorno c’è. Siamo in quasi la totalità dei plessi, 3mila alunni ci conoscono”.
Avete progetti di espansione?
“Sì, vogliamo raddoppiare la proposta del baby basket. Per ora i bimbi si allenano alla palestra dell’Itis, in via Cassino. Da settembre vorremmo allargarci anche a quella della scuola Ricci di via Cilla”.

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