Pagelle, il diktat è “vietato bocciare”!

Febbraio tempo di pagelle. Alle elementari (pardon, alla scuola primaria) tempo perso. E rito ormai inutile.
Purtroppo non puoi dare nemmeno un cinque, devi promuovere per forza tutti e quindi a questo punto tanto varrebbe dare un 10 politico a tutti, oppure abolire proprio la scheda di valutazione.
Infatti, in questi momenti non si giudica il bambino bensì la famiglia e quanto questa riesce a seguire il proprio figlio: perché se il bimbo fa il compito, è ben educato, segue con interesse le lezioni, avrà una sfilza di 10, modello Einstein. Ma se non ha i compiti fatti, arriva in ritardo, dimentica il grembiule, allora arrivano i 6 e i 7. Quindi chi stiamo giudicando, il bambino o la famiglia? Quando dibatto con le mie illustrissime colleghe “che ci credono” a questa domanda rispondono: “Ma noi dobbiamo fare il nostro dovere e giudicare secondo coscienza!”. Chiaro, ma non mi avete risposto.

Quindi, care mamme, occhio alla media e se è bassa fatevi un esame di coscienza: agli occhi del vostro team classe siete considerate da telefono azzurro, o quasi.
Altra cosa: i giudizi che finiscono sulla Scheda di Valutazione.
E qui inizia da parte di noi insegnanti il campionato mondiale dello stupidario: perché poi per non dire le cose come stanno, oppure dirle in modo gentile e dolce, diventiamo davvero ridicoli, utilizzando formule standard e generiche talmente neutre da far pensare tutto e il suo contrario.

Esempi.
“Ha qualche difficoltà ad allacciare rapporti con i compagni” si traduce con: “Guardi, suo figlio è un criminale, picchia in continuazione tutti e nessuno lo sopporta e lo invita a giocare. La sua salvezza saranno le scuole medie quando incontrerà qualcuno che picchierà più forte di lui e gli insegnerà come si sta al mondo, visto che per voi è l’incarnazione dello spirito di Maria Goretti!”.
“Partecipa alle attività scolastiche solo in alcuni momenti” è la formula edulcorata per dire: “Suo figlio è sempre sulle nuvole. Alza la mano solo quando deve andare in bagno o deve dire una parolaccia, oppure perché si crede un alieno venuto da Marte, visto e considerato che per comodità vostra lo lasciate giocare 5 ore al giorno alla playstation!”.
“Ha raggiunto gli obiettivi programmati con risultati sufficienti” sta per: “Non ce la può fare, le abbiamo provate tutte, ma proprio lui e la scuola sono due entità incompatibili. Gli avremmo dato dei 4 e dei 5 e sinceramente era da bocciare, ma, si sa, alla primaria, non si deve bocciare nessuno e lo mandiamo avanti. Poi alle medie si vedrà!”. Finirà che lo bocceranno alle medie, ovvio, magari fermarlo ora sarebbe meglio perché affronterebbe lo stesso percorso con una maturazione diversa, ma non si può, è vietato, o meglio è talmente tortuoso il percorso che non si intraprende nemmeno. In pratica se si vuole bocciare un bambino deve essere d’accordo la famiglia, altrimenti niente e solo dopo aver predisposto piani personalizzati individuali con obiettivi minimi. Un po’ come se un giudice prima di condannare un imputato, dopo regolare processo, gli chiedesse: “Sei d’accordo?”. “No”. “Ok vai pure sei libero!”.
“Si esprime oralmente in modo semplice” italiano aulico per affermare: “Suo figlio conosce solo 3 parole in croce: l’organo genitale maschile, quello femminile e il prodotto solido della digestione. Le usa in modalità random e senza soluzione di continuità. Siamo preoccupati perché vorremmo che utilizzasse almeno il termine del prodotto liquido della digestione, in modo tale da completare il percorso di scienze sul corpo umano che abbiamo fatto in questo quadrimestre!”.

E questo è niente, perché si sa: “Ogni scarrafone è bello a mamma sua!”.

Maestro Perboni

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Commenti:

  1. A mio avviso l’insegnante dice molto…la famiglia anche…e lo studente in primis…
    Quello che voglio dire è cche e non c’è Allenza Educativa ,una cooperazione didattica forte trasparente dialogica riflessiva sincra e leale tra studente scuola e famiglia non ci saranno dei buoni apprendimenti perchè non c’è motivazione da parte dello studente…grande o piccolo che sia!
    Orsù Maestri! Avete sclto un mestiere bellissimo ,ma nel farlo ci vuole Competenza Creatività Passione Onestà Sincerità e Bontà! oppure fatevi un esame di coscienza e cambiate lavoro per il benessere psicofisico dei nostri ragazzi! e il futuro del nostro Paese!

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