Quattro anni per trovare un lavoro e solo la metà ci riesce. Dura vita quella dei giovani diplomati di oggi, come spiega l’ultima indagine Istat secondo la quale nel 2011 risulta occupato il 45,7% dei diplomati nel 2007, un dato inferiore di cinque punti percentuali rispetto a quello del 2007.
Di questi, gli occupati con un lavoro di tipo continuativo sono oltre l’80% e circa il 46,4% ha un posto fisso, si tratta infatti di dipendenti a tempo indeterminato (il 37,8%) e lavoratori autonomi (l’8,6%). Il 34,6%, invece, ha contratti non stabili (il 27,3% ne ha uno a tempo determinato e il 7,3% ha un lavoro a progetto) e deve ancora consolidare la propria posizione. Quasi un diplomato su cinque, infine, svolge solo lavori occasionali o stagionali. Capita spesso, poi, che i diplomati studino, lavorino e cerchino il posto fisso: poco più del 9% è uno studente lavoratore, il 6,8% lavora e, al contempo, cerca una nuova occupazione; il 7,2% studia e cerca lavoro; poco meno del 2%, oltre a lavorare, è impegnato a studiare e cercare un nuovo lavoro. Inoltre quattro anni dopo il diploma poco più del 4% non studia e non lavora.
Chi fa più fatica a trovare lavoro, sono i diplomati al liceo artistico o magistrale (livelli di disoccupazione al 34%), mentre i più bassi si rilevano tra i diplomati tecnici (22,4%) e quelli degli istituti professionali (21,4%). Negli anni immediatamente successivi al diploma, mentre il 34%, ritenendo concluso il proprio percorso formativo, si è indirizzato verso il mercato del lavoro, quasi il 64% si è iscritto all’università.
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