Business dei cesarei: il 43% si poteva evitare. Per lo Stato spreco di 85 milioni l'anno
Il Ministero della Salute dice basta al business dei tagli cesarei: il 43% di quelli effettuati nel 2010 è inappropriato non essendoci corrispondenza con quanto riportato nella scheda di dimissioni ospedaliera. La giustificazione più utilizzata è “la posizione anomala del feto”. Per lo Stato si tratta di uno spreco di 85 milioni di euro l’anno. E per le donne rischi di complicazioni molto più elevati.