In attesa di capire come, in Emilia-Romagna, la pandemia abbia influito con l’allattamento (è in corso una ricerca quantitativa che dovrebbe dare presto risposte in tal senso), la Regione pubblica il Rapporto 2020 sulla prevalenza dell’allattamento al seno, che ogni anno scatta una fotografia di come sono nutriti i neonati all’età di tre e poi di cinque mesi.
Un rapporto che si apre sull’onda dell’informalità, come è consueto fare il presidente della Commissione nascita Giuseppe Battagliarin, che così scrive: «L’ospedale si prende cura di mamma e bimbo per 2-3 giorni nelle fasi più importanti e delicate, ma poi li dimette proprio quando si instaura la montata lattea; se il territorio non prende in consegna accompagnando “tutte” le mamme in questo fondamentale percorso continueremo a perdere fin dall’inizio un allattamento completo su tre per colpa della insidiosa “aggiunta”. Il refrain che politici e amministratori ci propinano dopo la strage di Bergamo e non solo risuona in tutti i loro discorsi ripetendo “…più territorio, più interventi preventivi e precoci in territorio…”. Chiedo a nome di tutte le mamme di attuarli e non solo per l’allattamento».
Le parole di Battagliarin si riferiscono, in particolare, alle importanti differenze tra i tassi di allattamento da distretto a distretto e al fatto che a seconda del contesto sociale, i comportamenti delle mamme cambino clamorosamente.
I dati, raccolti tra il marzo e il novembre 2020, sono relativi a 36.825 momenti vaccinali in 24.938 lattanti, nello specifico 19.485 neonati alla prima vaccinazione (circa 3 mesi) e 17.340 bambini alla seconda vaccinazione (circa 5 mesi). A essere presi in considerazione sono l’allattamento esclusivo (solo latte materno), quello predominante (latte materno con aggiunta di liquidi come acqua e tisane), l’allattamento completo (la somma dei primi due) e l’allattamento complementare (latte materno con aggiunta di latte artificiale, liquidi nutritivi, alimenti semisolidi e solidi).
La prevalenza media regionale di allattamento completo (somma fra allattamento esclusivo e predominante) a tre mesi è pari a 57,1% (stabile rispetto alla precedente rilevazione) con un range fra le diverse Ausl che va da 48,7% a 67%; a cinque mesi la media regionale è pari a 47,3% (in lieve miglioramento rispetto al 2019), con un range fra Ausl da 38.0% a 56.5%.
Per quanto riguarda le mamme che non allattano, ai tre mesi di vita dei bambini sono il 18% (erano il 27% nel 1999) e ai cinque mesi sono il 24% (erano il 41% vent’anni fa).
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