Continua la campagna che mira a mettere in sicurezza i nonni. Dopo i settantenni toccherà a chi ha più di sessant’anni
BOLOGNA – In piena sintonia con le nuove indicazioni del Governo, L’Emilia Romagna sta continuando a mettere in sicurezza dal Covid i nonni. Dal 26 aprile partiranno le prenotazioni per i vaccini degli over 60. Al momento la regione ha usato oltre il 90% delle dosi disponibili, estano quindi davvero le scorte minime necessarie ai richiami. Il piano per le vaccinazioni agli anziani, appena rimodulato sulle scorte delle nuove indicazioni provenienti da Roma, potrà andare avanti solo se arriveranno le scorte promesse.
L’Emilia-Romagna ha ridefinito il piano della propria campagna vaccinale alla luce delle ultime disposizioni del Commissario nazionale, che impone anche un ‘passo’ di oltre 20mila somministrazioni al giorno a fronte delle forniture attualmente disponibili e in arrivo, pari alle 300mila dosi per l’Emilia-Romagna da oggi al 25 aprile. Lo stesso piano del Governo prevede per l’Emilia-Romagna tra le 37mila e le 40mila dosi al giorno, quando in Italia il totale di somministrazioni giornaliere raggiungerà il mezzo milione: una soglia che il sistema vaccinale regionale sarebbe già ora in grado di garantire, come ha dimostrato nel mese di aprile, arrivando anche a oltrepassare quota 30mila, a conferma del fatto che, in presenza dei giusti quantitativi di vaccini, la macchina organizzativa è pronta a incrementare ulteriormente il ritmo.
Avanti con i nonni
Se tutto procederà come previsto dal Governo, si parte anche con la vaccinazione degli over60. Da lunedì 26 aprile saranno aperte le agende per gli appuntamenti vaccinali dei cittadini dai 65 ai 69 anni, quindi i nati dal 1952 al 1956 compresi, e due settimane dopo, lunedì 10 maggio, al via le prenotazioni per la fascia d’età 60-64 anni, cioè le classi dal 1957 al 1961. E quindi per tutti loro subito data, luogo e ora per la somministrazione.
A breve verranno definite le modalità precise, ma i canali saranno comunque gli stessi adottati finora (farmacie, Cup, Fse, web, numeri di telefono predisposti dalle Aziende sanitarie): un sistema che anche lunedì scorso, giorno di apertura delle agende per i 70-74enni, ha permesso a oltre 100mila emiliano-romagnoli di fissare data, luogo e ora dell’appuntamento. Il procedimento regionale, infatti, permette da subito di fissare la data della somministrazione, e non la sola possibilità di dare la propria disponibilità, a cui deve seguire poi una successiva comunicazione con l’effettivo appuntamento.
Incognita professori
L’Emilia-Romagna, dunque, è già allineata alle indicazioni della struttura commissariale anche sulle categorie da vaccinare, perché più a rischio, e ha recepito la circolare del ministero della Salute sul vaccino Vaxzevira, noto come Astrazeneca: non sarà più somministrato a chi ha meno di 60 anni, ad esclusione di chi deve completare l’immunizzazione dopo aver già ricevuto la prima dose con quel vaccino. Dalla struttura commissariale si attendono invece conferme se è possibile procedere a vaccinare il personale scolastico, universitario, delle forze dell’ordine e delle forze armate che si era già prenotato (perché considerato prioritario dal precedente piano nazionale), così come ulteriori indicazioni sono necessarie anche per capire come regolarsi con le carceri.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta