Violenza contro le donne, a Forlì le “sentinelle” sul territorio

Persone preparate, occhi attenti ai segnali. Anche a Forlì arrivano le “sentinelle” contro la violenza di genere. Ad estendere alla città il progetto, che è già stato portato nei comuni limitrofi (Predappio, Bertinoro, Meldola, Castrocaro), sono il Ctm (Centro trattamento maltrattanti) e il Centro Donna, che mercoledì 22 gennaio alle 20,30, in via Tina Gori 58, organizzano un incontro aperto alle associazioni invitate ma anche a chi fosse sensibile al tema.

“Quello che vogliamo fare – spiega lo psicologo del Ctm Michele Piga – è creare una rete di prossimità composta da persone attive nel sociale, che per vari motivi possono entrare in contatto, durante le loro attività di volontariato, con le donne. E che diventino capaci di intercettare i potenziali sintomi della violenza subita, non necessariamente fisica ma anche psicologica o economica. Durante la formazione, dunque, tratteremo il tema di come si riconosce la violenza, di cosa si può fare davanti a un caso, di come aiutare le donne a farsi aiutare”.

Tra i soggetti coinvolti a Forlì ci sono Caritas, Croce Rossa, Centro per la pace, Protezione civile e Centro di solidarietà: “Le persone che operano in questi contesti hanno un accesso facilitato a privilegiato alle persone anziane, disabili o con difficoltà economica, che non sono certamente gli unici ambiti dove attecchisce la violenza ma dove, lo stesso, possono venire a sapere di situazioni delicate o di pericolo. La novità del nostro progetto è che ci consente di lavorare contro la violenza, sul territorio, in modo più capillare e di non pensarci solo in occasione dell’8 marzo o del 25 novembre. Ma anche di agire sul quotidiano delle persone, andando a intercettare anche la violenza assistita che coinvolge i figli, spesso minori”.

Ecco perché, tra i potenziali interlocutori, ci sono anche educatori e insegnanti: “Qualcuno, nella scorsa edizione, ha partecipato. I loro occhi sono fondamentali nell’ottica della tutela dei più piccoli. Spesso, nelle situazioni di violenza, si ha l’illusione di poter lasciar fuori i bambini, che invece si accorgono di tutto e respirano un clima negativo e nocivo, con conseguenze evidenti sulla salute fisica e psicologica”. 

Per iscriversi bisogna mandare una mail a centrodonna@comune.forli.fc.it entro il 17 gennaio.

In questo articolo ci sono 0 commenti

Commenta

g