“Race for the Cure Bologna” si terrà per la 13esima edizione dal 20 al 22 settembre. La Regione ha dato il suo patrocinio

Insieme nella lotta ai tumori del seno. Con tre giorni – dal 20 al 22 settembre – di iniziative gratuite per tutti, che si concluderanno con la tradizionale corsa finale. Torna anche quest’anno Race for the Cure Bologna . Qui il programma dell’evento che prevede tra le altre cose consulti medici ed eventuali prestazioni specialistiche gratuite per la diagnosi precoce dei tumori del seno e stage di apprendimento di discipline sportive, esibizioni di fitness, attività di relax e benessere.

È la 13esima edizione dell’iniziativa che si svolge anche quest’anno con il patrocinio e la partecipazione della Regione Emilia-Romagna. Proprio oggi il presidente, Stefano Bonaccini, ha incontrato nella sede di viale Aldo Moro Carla Faralli, professoressa ordinaria di Filosofia del diritto dell’Alma Mater e responsabile del comitato Emilia-Romagna Susan G. Komen, l’associazione organizzatrice dell’evento. Era presente anche il sottosegretario alla presidenza della Giunta, Giammaria Manghi.

“Condividiamo pienamente il vostro impegno di sensibilizzazione sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce, insieme al messaggio di incoraggiamento e speranza che portate a tutte le pazienti- ha sottolineato Bonaccini-. Come Regione siamo vicini alle donne, dalla prevenzione alla cura: proprio per migliorare ancora di più il percorso di screening, che vede un’adesione altissima, di diagnosi tempestiva, terapia e controllo, abbiamo creato la Rete regionale dei Centri di senologia. Su una patologia così importante- ha aggiunto il presidente- non possiamo fermarci, anzi: lavoriamo perché la qualità del servizio cresca ancora di più. E questo- ha concluso Bonaccini- anche attraverso la collaborazione con associazioni di volontariato attive in quest’ambito, come la Susan G. Komen. Realtà a cui va il nostro ringraziamento per il prezioso lavoro che svolgono, non solo in queste occasioni, ma quotidianamente: unire le forze e fare rete è sempre importante, a maggior ragione quando si parla di salute”