Minori stranieri, 143 tutori. Ma la Garante lancia l’allarme

“I minorenni stranieri non accompagnati coinvolti in progetti di accoglienza rischiano, al compimento del diciottesimo anno d’età, di diventare irregolari”. A lanciare l’allarme è la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenzaClede Maria Garavini, che, relativamente alla situazione di questi giovani, riferisce di “condizioni di profonda incertezza”.

Le preoccupazioni sono state raccolte recentemente da Garavini in due incontri con i servizi sociali, con gli aspiranti tutori volontari che si occupano, in regione, di minori stranieri non accompagnati e con i minori stessi.

La Garante ha espresso grande apprensione per questa situazione: “L’incognita è legata alle possibilità e ai tempi di conversione del permesso di soggiorno per minore età in un permesso di studio o lavoro, senza che si siano ancora realizzate le condizioni di autonomia necessaria”. In particolare, ha rimarcato, “considerate le disposizioni in materia di rilascio di speciali permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario nonché in materia di protezione internazionale e di immigrazione, risulta, in prospettiva, sempre più complesso garantire ai ragazzi stranieri soli un reale ed effettivo diritto alla tutela”. In questo contesto, ha concluso Garavini, “rivestono grande rilievo il ruolo e le funzioni che potranno svolgere i tutori volontari di prossima nomina, affinché vigilino sui percorsi di educazione e integrazione tenendo conto di capacità, inclinazioni e aspirazioni delle ragazze e dei ragazzi, interpretando concretamente il principio del loro superiore interesse”.

I due incontri sono stati convocati congiuntamente con il presidente del Tribunale per i minorenni, anche per illustrare le procedure di nomina e abbinamento per i 143 aspiranti tutori che, a oggi, hanno concluso il percorso di formazione nella nostra regione (le domande presentate alla Garante sono complessivamente oltre 330).

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