La triste storia di Khalili: “Dormire in macchina con un bimbo autistico”

Una storia triste, quella raccontata oggi da La Repubblica. Khalili, tunisino, 45 anni, padre di un bimbo di sei anni con un disturbo dello spettro autistico e di un altro di quattro anni, passerà forse le prossime notti in macchina.

Laureato in Giurisprudenza al suo Paese, arrivato a Bologna per un master, l’uomo ha sempre lavorato fino alla crisi dell’azienda dove lavorava, che due anni fa lo ha licenziato. A quel punto, l’uomo ha portato moglie e figli in Tunisia e ha cercato un altro impiego, trovando un posto come autista in una cooperativa: “Ad agosto sono andato a riprendermi la mia famiglia. Ma al mio rientro ho trovato la porta dell’appartamento Acer con una nuova porta blindata”.

Lo sfratto è stato causato dalle morosità accumulate per i mesi d’affitto non pagati: “Siamo stati ospiti in camere che ci sono state messe a disposizione anche da enti cattolici, ma con un bambino autistico non si può vivere in una stanza senza un bagno interno ed un cucinino per preparare da mangiare. Per affittare una casa chiedono 6 mesi di anticipo e le fideiussioni bancarie. Tra l’altro non tutti affittano a stranieri”.

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