
Superato, in Emilia-Romagna, il muro del 95% di copertura per tutte le vaccinazioni rese obbligatorie dalla legge regionale (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B) per la frequenza al nido, e per quelle aggiunte dalla successiva normativa nazionale: pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite e rosolia, la cui copertura, nel caso delle ultime tre, in regione era scesa all’87% a fine 2015. Percentuali in netta crescita in tutte le province, con aumenti che in sei mesi toccano i sette punti nelle città storicamente più indietro.
Lo dice la Regione Emilia-Romagna riferendosi ai bambini nati nel 2015: “Se già a fine 2017 i valori erano vicini alla soglia del 95%, a giugno la barriera è stata oltrepassata: poliomielite 96,2% (era al 94,8%); difterite 96,1% (era al 94,7%); tetano 96,3% (era al 94,9%); pertosse 96,1% (era al 94,7%); epatite B 95,9% (era al 94,4%), emofilo B 95,1% (era al 94,0%); morbillo-parotite-rosolia 95,0% (era al 91,1%)”.
Il recupero ha avuto un’accelerazione ulteriore nei primi sei mesi del 2018 per tutte le vaccinazioni, anche quelle più critiche, ferme negli ultimi anni a livelli molto bassi: oltre al morbillo-parotite rosolia, l’antimeningococco, che nei bambini di due anni era sceso a fine 2015 all’87,4% e l’antipneumococco, nello stesso anno fermo al 91,5%.
“È indubbio che la legge con cui, a novembre 2016, rendemmo obbligatorie le vaccinazioni per l’iscrizione ai nidi abbia fatto da traino, questi dati lo dimostrano – ha sottolineato ieri l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. E il fatto che anche per i vaccini solo raccomandati ci sia stato su tutto il territorio un aumento così consistente, testimonia che nella stragrande maggioranza dei casi i genitori hanno capito il senso di questa ‘battaglia’, fatta per tutelare la salute pubblica, in particolare dei bambini, e di quelli più deboli. Nei giorni scorsi abbiamo visto mettere in dubbio la legge sull’obbligo vaccinale, così come l’utilità dell’immunità di gregge, il tutto in una prefazione che il presidente dell’Ordine dei medici di Bologna ha fatto a un libro, nella quale mette in dubbio anche l’esistenza di pericoli o la presenza di malattie diffuse, quando anche negli ospedali della nostra regione abbiamo avuto di recente ricoveri di bambini per pertosse, solo per fare un esempio, e in Europa abbiamo dati allarmanti sulle morti per morbillo e il maggior numero di decessi che si registra proprio in Italia, per fare un altro esempio concreto. Si tratta di un atteggiamento che arriva alla vigilia dell’avvio della campagna per le vaccinazioni antiinfluenzali, fondamentali per evitare conseguenze pericolosissime soprattutto per le persone anziane e con problemi di salute. Mi chiedo davvero dove voglia arrivare chi con tanta superficialità va contro l’evidenza scientifica, i dati e le linee guida delle massime autorità sanitarie italiane e internazionali. Per questo voglio ringraziare i tanti medici, ricercatori, scienziati e, appunto, i vertici delle autorità sanitarie nazionali, che hanno stigmatizzato questa presa di posizione”.
“Siamo soddisfatti – ha aggiunto Venturi- anche per un altro risultato, che non era scontato: l’anno scolastico è iniziato senza criticità. A parte pochi casi isolati, tutto ha funzionato proprio perché in Emilia-Romagna siamo partiti con netto anticipo rispetto alle altre regioni, abbiamo avuto modo di spiegare e di sensibilizzare, anche grazie al grande sforzo messo in campo dalla nostra struttura e dalle Aziende sanitarie, per il quale, davvero, ringrazio tutti coloro che vi lavorano e che stanno dando un contributo fondamentale in termini di impegno e professionalità.
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