Un nuovo ecografo portatile di ultima generazione è stato donato alla Pediatria del Policlinico di Modena, diretta dal professor Lorenzo Iughetti, dalla ONLUS Progetto Umanitario nel Mondo nel Nome di Maria che ha sede legale a Modena ed è molto attiva nel settore dell’assistenza socio sanitaria della persona.
“L’ecografia – spiega Iughetti– effettuata dal pediatra è un esame ecografico focalizzato, goal directed, che ha lo scopo di fornire risposte rapide, di tipo si/no, a specifiche domande che possono insorgere durante la valutazione del bambino. Nel bambino la penetrazione degli ultrasuoni è favorita dalla più facile accessibilità degli organi interni per le minori dimensioni degli strati dei tessuti. La risoluzione dell’immagine è pertanto buona e consente di ridurre la radio esposizione dovuta agli accertamenti di radiologia tradizionale. Per questo, siamo grati ai donatori per la sensibilità dimostrata, che ci consente di dotarci di uno strumento fondamentale per i nostri piccoli pazienti”.
Il grande vantaggio dell’ecografo portatile è che non richiede il trasporto del bambino fuori dal reparto o dal pronto soccorso dalla shock room, può essere effettuato in qualsiasi orario e ripetuto a ogni variazione clinica o ogni volta che il medico lo ritenga opportuno, può indirizzare verso altre valutazioni o accertamenti, facendo evitare quindi test non necessari e costosi.
“Questa indagine diagnostica– continua la dottoressa Azzurra Guerra– è priva di rischi e indolore, e consente di riconoscere in pochi minuti la presenza di versamento pericardico, valutare la volemia con lo studio della vena cava inferiore. Si può identificare un versamento pleurico, un pneumotorace o la presenza di patologia parenchimale polmonare. A livello dell’addome può essere riconosciuta la presenza di appendicite, stenosi pilorica, invaginazione. Si può effettuare lo studio muscolo-scheletrico, e convalidare il sospetto clinico di fratture e versamenti articolari. A livello di cute e sottocutaneo si possono identificare ascessi e corpi estranei. Si può reperire più facilmente un accesso venoso (che a volte è salvavita nel bambino disidratato). Nel bambino piccolo, con la fontanella aperta, l’ecografia è un’autentica finestra sul cervello”.
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