Vietato giocare a calcio durante l’intervallo. Lo dice Amneris Vigarani, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo San Lazzaro 2, in provincia di Bologna, che ha sancito il divieto di sfidarsi con la palla per le scuole che coordina (una dell’infanzia, tre primarie, una media).

Come riporta Il Corriere della Sera, la decisione non è piaciuta ai genitori anche se la preside ha motivato la sua scelta dicendo che la maggior parte degli infortuni scolastici si registrano proprio durante le partite di calcio: “I genitori che non l’hanno presa bene — continua Vigarani – vengano pure qui durante l’intervallo, quando il giardino è condiviso da più classi e ci sono fino a 450 bambini contemporaneamente. Corrono, saltano, giocano con la corda, a palla prigioniera, a palla avvelenata e con l’hula hoop: insomma, possono fare mille giochi, tranne quelli in cui ci si fronteggia tra due squadre, in un campo non segnato, col rischio di sgambetti e infortuni dovuti alla rivalità che ne consegue. Da noi i bambini possono anche giocare a basket, ma questo perché abbiamo dei canestri e un campo adatto, mentre per il calcio non è così”.

In realtà. pare che la disposizione che vieta le partite sia in vigore fin dai primi anni Duemila: “L’anno scorso abbiamo fatto un progetto di calcio con un allenatore professionista e anche lui si è limitato a fare attività di preparazione, senza mai organizzare una partita. Non avendo un campo adatto non si può fare altrimenti”.