“Si comprende bene il momento di immenso dolore di un genitore che ha perso il figlio improvvisamente; occorre però rimarcare che l’azienda non sottovaluta le richieste di presa in carico né tantomeno di soccorso provenienti da alcuno, indipendentemente dalla nazionalità. Al contrario gli operatori sanitari pongono sempre il massimo impegno per la tempestività e adeguatezza degli interventi”. Lo rende noto l’Ausl Romagna in relazione alla vicenda di Mamadou Fall, il bambino di 10 anni di Gatteo a Mare morto giovedì scorso in seguito ad un attacco d’asma. Il padre aveva accusato l’Ausl di intempestività dei soccorsi e aveva inoltre lanciato il sospetto che la richiesta della famiglia fosse stata presa con superficialità perché proveniente da stranieri (la famiglia è di origine senegalese ma vive in Italia da anni).

“Rispetto al caso specifico – chiarisce l’Ausl in una nota stampa -, da una prima verifica non emergono ritardi nelle fasi del soccorso al bambino, che saranno comunque oggetto dei doverosi approfondimenti. Dopo la telefonata giunta alla Centrale Operativa 118, e sulla scorta della situazione descritta, l’ambulanza è giunta al domicilio entro 10 minuti, il bambino è stato dunque trasportato in urgenza all’Ospedale “Infermi” di Rimini, vocato alle cure pediatriche, dove gli sono state prestate tutte le cure possibili”.