La mamma era convinta che la professoressa ce l’avesse con il figlio. Un classico. Ma le manie di persecuzione genitoriali non si sono fermate ai lamenti. No, la donna, dopo ripetute minacce, ha cercato di avvelenare la docente con la complicità di un’altra prof.
La vicenda è cominciata due anni fa in una scuola media di Pusiano, in provincia di Como. Come spiegano i media locali, la madre, 40 anni, si era messa d’accordo con un’amica, ex collega della sua vittima, per avvelenare la professoressa tanto odiata. La vendetta era arrivata sotto forma di un gentile invito con tanto di caffè. Stile Sindona. Avvelenato cioè. Le analisi hanno appurato che la bevanda conteneva benzodiapezine (sostanza usata negli psicofarmaci e nei barbiturici) in alta concentrazione. Risultato: l’insegnante crollò a terra dopo aver bevuto qualche sorso e dovette essere ricoverata in ospedale.
Nei giorni scorsi le due donne sono state condannate a un anno di reclusione (pena sospesa) per stalking e lesioni. Nell’ambito del rito abbreviato la madre e l’amica sono state condannate anche a pagare in solido una provvisionale di 20mila euro alla professoressa.
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