Due prime anziché una sola. Le chiedono 24 dei genitori dei bimbi che da settembre frequenteranno la scuola primaria “Ettore Burioli” di Savio di Ravenna. Insieme ai cinque rappresentanti delle attuali classi del plesso, hanno mandato una lettera alla dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Agostina Melucci, preoccupati che 27 alunni, di cui uno con una grave disabilità, possano essere un numero eccessivo e che sia quindi necessario dividerli per garantire “una adeguata azione inclusiva”.
“Per i bambini – scrivono Chiara Malucelli, le altre mamme e gli altri papà – una classe numerosa sarebbe d’impedimento reale per un’adeguata crescita sia dal punto di vista umano che intellettuale. Stipare 27 bambini, di cui uno portatore di handicap, in un’aula di 45 mq., è decisamente irrispettoso e palesemente contrario ai principi della Costituzione italiana indicati negli articoli 3 (principio di uguaglianza), 30 (diritto all’educazione), 32 (diritto alla salute per l’inclusione) e 34 (diritto allo studio)”.
Le famiglie ribadiscono dunque la necessità di creare due sezioni di classe prima “per permettere a tutti i bambini, e soprattutto per il bambino con bisogni educativi speciali, di avere un ambiente di apprendimento adeguato e strutturato. Noi riteniamo che la qualità dell’apprendimento dei bambini sia direttamente proporzionale alla capacità dell’adulto di promuovere adeguatamente i processi dell’apprendimento. La didattica inclusiva rappresenta il fattore decisivo per l’integrazione dell’alunno disabile e conseguentemente per il suo sviluppo di persona. Si è inclusi in un contesto sociale, infatti, quando si effettuano esperienze e si attivano apprendimenti insieme agli altri, in modo adeguato e congruente“.
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