Anche Ravenna ha il registro della bigenitoralità: nella seduta di martedì il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il regolamento comunale per la tenuta del registro. Si tratta di uno strumento, già sperimentato in altre città italiane, che favorisce una relazione costante del minore con entrambi i genitori separati, divorziati o con residenze diverse; sia la madre che il padre possono essere informati sulle vicende più importanti dei figli: salute, scuola, sport, tempo libero. Nel registro, istituito presso l’anagrafe comunale, vengono indicate le residenze dei genitori, indipendentemente da quella del figlio. In questa maniera si ottiene maggiore trasparenza: il bambino e i genitori non rischia di essere esclusi da comunicazioni importanti.

L’argomento è stato illustrato dall’assessore comunale agli Affari generali Gianandrea Baroncini che ha rilevato come il registro per il diritto del minore alla bigenitorialità, pur non potendo essere uno strumento risolutivo nelle situazioni complesse che possono verificarsi in caso di separazioni e divorzi, ponga al centro le esigenze dei bambini di mantenere un rapporto continuativo con entrambi i genitori. Sono intervenuti nel dibattito Samantha Gardin (Lega nord), Patrizia Strocchi (Pd), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) i quali hanno condiviso le argomentazioni evidenziando la necessità che i bambini mantengano un rapporto costante con entrambi i genitori e l’opportunità del registro che cerca di favorire e sviluppare tale relazione, ponendosi altresì come un atto di democrazia e trasparenza.

“L’approvazione unanime della delibera che l’ha istituito è una buona notizia soprattutto per i bambini del nostro territorio, spesso vittime delle angherie di genitori separati che li usano come merce di scambio – commenta l’esponte di Forza Italia Alberto Ancarani – Il registro, infatti, mira a mettere in pratica il diritto dei figli a fruire dell’apporto educativo e affettivo di entrambi i genitori, con i quali essi devono intrattenere rapporti equilibrati e continuativi e dai quali devono essere accuditi nella loro quotidianità. Da questo momento il Comune di Ravenna, attraverso una serie di servizi e attività presenti sul territorio comunale quali, la consulenza alla coppia, la consulenza genitoriale e la mediazione familiare avrà uno strumento in più per farsi parte diligente affinché il principio di bigenitorialità sia elemento fondante nelle pratiche di sostegno alla famiglia anche nei suoi momenti di maggiore criticità”.