Ha fatto tutto da sola. Ha partorito senza alcuna assistenza. Né medico, né ostetrica, né parenti. Nessuno. Ha solo seguito un video tutorial su Youtube e alla fine è andato tutto bene. La protagonista di questa storia raccontata dai media internazionali si chiama Tia Freeman, ha 22 anni, è arruolata nell’aeronautica militare statunitense, l’US Air Force, e vive a Nashville, nel Tennessee.
Lo scorso 7 marzo la donna è stata sorpresa dalle contrazioni all’aeroporto di Istanbul: era cominciato il travaglio. A quel punto è tornata nella sua stanza di albergo e si è fatta consigliare da un tutorial di Youtube: così ha riempito la vasca da bagno con acqua tiepida, ha preso due asciugamani – uno da mordere e uno per avvolgere il neonato – e ha cominciato a spingere quando le sue contrazioni arrivavano ogni minuto. Cinque spinte e il bambino, Xavier Ata Freeman, è venuto alla luce. Semplicemente seguendo alla lettera i consigli del video, come se fosse una ricetta di una crostata. Per tagliare il cordone ombelicale, la Freeman ha usato come pinze dei lacci da scarpe sterilizzati. Il consiglio, naturalmente, glielo ha dato sempre il web. Senza mai perdere la calma, ha pulito il bimbo e la stanza, ha allattato e, infine, spossata, si è addormentata.
Al momento di lasciare la Turchia ha dovuto spiegare la provenienza del neonato, aiutata dall’ambasciata Usa: così la sua storia è emersa. Quando le hanno chiesto come mai non fosse andata in ospedale a partorire (luogo in cui è stata ricoverata successivamente assieme al figlio per i dovuti accertamenti), ha risposto che aveva trovato poche persone che parlassero inglese, che non conosceva il numero di emergenza e che non era sicura di essere coperta dall’assicurazione. In ogni caso la madre ha detto che la vicenda le ha insegnato ad essere più sicura di se stessa e a cavarsela da sola in qualsiasi situazione. Beh, in effetti…
Qui la vicenda in lingua originale.
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