No al vaccino: genitori indagati

La bambina, 7 anni, lo scorso ottobre era stata ricoverata d’urgenza in preda a convulsioni e spasmi incontrollati per avere contratto il tetano, malattia per la quale non era mai stata vaccinata. I medici dell’ospedale Regina Margherita di Torino le avevano salvato la vita: la piccola aveva reagito immediatamente alle cure e non c’era stato bisogno neanche di una terapia troppo aggressiva. Tuttavia per la guarigione completa era servito un mese di ricovero in ospedale, di cui 15 giorni passati nel reparto di rianimazione. Contestualmente l’ospedale aveva inviato una segnalazione al ministero della Salute sottolineando pubblicamente che i casi pediatrici di tetano sono rarissimi: due nell’ultimo decennio per i bambini sotto i 4 anni. Una conseguenza anche dell’obbligo di vaccinazione che in Italia risale alla fine degli anni Sessanta. Adesso, come rendono noto i media locali, i genitori sono indagati dalla procura di Torino per lesioni colpose.

Qualche tempo il padre fa aveva giustificato così in una intervista al quotidiano la Repubblica la scelta di non vaccinare i figli (oltre alla bambina anche il fratello): “Non siamo No vax, non siamo attivisti, semplicemente ci siamo informati, abbiamo fatto delle valutazioni e preso una posizione per i nostri figli. Crediamo nella scienza, ma riteniamo che il problema stia nella difficoltà di dare le informazioni corrette in materia di vaccini. E in ogni caso non siamo contrari alla medicina tradizionale. Anzi, non appena ci siamo accorti che nostra figlia non stava bene ci siamo precipitati in ospedale”. Adesso dovrà difendersi in tribunale. Nel frattempo, come si è appreso dalle fonti sanitarie, i due figli sono stati vaccinati.

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