“Nessuno deve combattere il cancro da solo: condividi il tuo vissuto con chi può capirti”. Questo lo slogan dell’iniziativa “Scrivi la tua storia” dell’Istituto Oncologico Romagnolo in occasione della Giornata mondiale contro il cancro (nella foto Alessandra Bollini, di cui abbiamo raccontato qui la vicenda) che è stata celebrata il 4 febbraio.
“Ognuno di noi porta con sé un vissuto legato alle nostre esperienze: una storia, che vale la pena di raccontare – scrive lo Ior -. Anche se a volte lo dimentichiamo: o peggio, pensiamo che non interessi a chi abbiamo intorno. Forse perché diamo talmente per scontati certi avvenimenti che finiamo col ritenerli banali; o forse perché, sbagliando, le vicissitudini della vita ci spingono a credere che in fondo in fondo siamo soli, e nessuno può veramente capire quello che proviamo.
Secondo lo Ior “donare parte della propria storia è importante tanto quanto donare parte del proprio tempo, o parte del proprio denaro” perché “dentro le nostre parole le altre persone possono trovare un conforto, una speranza, o anche solo la consapevolezza di non essere i soli a provare certe emozioni. Il cancro è una malattia che può portare ad isolarci o peggio: creare una barriera invisibile, immaginaria, inesistente, che divide le persone malate da quelle sane. Rompere questo muro può essere il primo passo verso la guarigione”.
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