Ravenna, più che raddoppiati i bimbi con bisogni speciali

Il consiglio comunale di Ravenna ha approvato le linee guida per l’affidamento della gestione del servizio per l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili nelle scuole fino alla secondaria superiore e per le attività di supporto nel periodo estivo (servizio di pre e post scuola, tempo scuola e centri ricreativi estivi), con 17 voti favorevoli (Pd, Ama Ravenna, Sinistra per Ravenna, Pri e Ravenna in comune), 2 voti contrari (Biondi e Tavoni della Lega Nord) e 6 astenuti (Gardin della Lega Nord, Lista per Ravenna, Forza Italia e CambieRà).

La delibera è stata presentata dall’assessora alla Pubblica istruzione Ouidad Bakkali che nella premessa ha evidenziato come il servizio in scadenza, ereditato da Asp, pur essendo prorogabile è necessario procedere ad una nuova gara per esaurimento della capienza economica per l’aumentata esigenza dovuta all’implemento del numero delle certificazioni. Si è passati dalle 80mila ore dell’anno scolastico 2011-2012 alle 121mila attuali; da 135 bambini con bisogni speciali a 300.

Le linee guida del nuovo bando sono in continuità con il precedente servizio che registra soddisfazione da parte delle famiglie. Con queste nuove linee guida e il budget ore ampliato si mostra l’impegno sull’inclusione delle famiglie con disabilità è una prioritaria tra le politiche dell’amministrazione. Con questa nuova gara si punta alla qualità del servizio offerto ai bambini e alle bambine che sin dal nido, fino alle scuole superiori, ricevono dal Comune. L’intervento degli educatori deve realizzarsi sia attraverso azioni di integrazione scolastica individualizzata che in un’ottica di sostegno diffuso. Gli educatori collaborano con gli insegnanti curricolari e con gli insegnanti di sostegno, sia attraverso attività laboratoriali a piccoli gruppi che coinvolgono anche alunni non certificati in un’ottica di integrazione, centrate su percorsi collegati alla progettazione didattica e supportati da strategie comunicative e cognitive finalizzate all’inclusione. L’obiettivo di una scuola inclusiva è possibile solo grazie al lavoro di rete continuo con il ministero dell’Istruzione, la Neuropsichiatria infantile e le scuole del territorio che insieme, ognuno per la sua parte, lavorano perché le scuole siano sempre di più spazi accoglienti per tutte e tutti. Il fornitore del servizio sarà selezionato tramite procedura ad evidenza pubblica con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. In relazione alla tipologia di utenza sarà attribuito un peso nettamente preponderante ai parametri tecnico-qualitativi rispetto all’offerta economica. La durata del contratto sarà di due anni, dal 1° settembre 2018 al 30 giugno 2020, con possibilità di rinnovo per ulteriori due anni. L’impegno economico sarà di quasi 5 milioni e mezzo per i primi due anni.

Qui si può rivedere la seduta 

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