Scuola: pane e olio a mensa per i bimbi che non pagano

I genitori non pagano la retta della mensa scolastica, sono morosi, e il Comune ha deciso di prendere una misura che non è drastica come avvenuto in casi simili ma sicuramente punitiva: ai bambini verranno serviti solo pane, olio e frutta. I piccoli non saranno esclusi, non saranno tenuti a dieta forzata ma verranno nutriti con il ‘minimo sindacale’, con gli squisiti (ma basilari) prodotti tipici del territorio. Succede a Montevarchi, in provincia di Arezzo, e il caso ha già fatto il giro dell’Italia.

L’amministrazione comunale si è affrettata a precisare che, a differenza di quanto venuto altrove, i bambini non verranno lasciati senza pasto. “A seguito dell’entrata in vigore del nuovo regolamento comunale sulla mensa scolastica approvato la scorsa primavera – spiega una nota – alla scadenza del 31esimo giorno di mancato pagamento del corrispettivo per il servizio, è stata introdotta una misura alternativa con la fornitura di un pasto composto da pane, olio e frutta, a garanzia sopratutto del minore, e per permettere ancora ai genitori di intervenire celermente mettendosi in regola con il pagamento, dopo che per 30 giorni il pasto è stato comunque erogato regolarmente avendo avvertito e sollecitato più volte la famiglia di trovarsi in difetto”. Si precisa inoltre che “la scelta, in accordo anche con la società che gestisce il servizio, è ricaduta sulla preparazione di pane, olio e frutta, in quanto considerati alimenti con scarsa intolleranza alimentare e nessuna controindicazione legata a motivi culturali o religiosi”.

La misura, si sottolinea, riguarda solo i morosi e non le famiglie in difficoltà “in quanto tali condizioni sono già state prese in carico dai servizi sociali”. Le reazioni sono state le più varie e sono ricomprese fra i due estremi: c’è chi parla di “ignobile provvedimento” e all’opposto chi esulta per la “giusta punizione” nei confronti degli evasori e dei ‘furbetti’.

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