Budrio, 18enne segregata dal padre in una stanza senza finestre

“Questo è quello che ti succederà, se non mi ubbisci”. Qualche giorno fa ha detto queste parole, alla figlia 18enne arrivata un mese fa dal Pakistan, un uomo residente nelle campagne di Budrio, nel Bolognese. Parole pronunciate mentre le mostrava un video in cui lui sparava con una pistola, poi risultata essere una scacciacani.

Come scrive Il Resto del Carlino, la ragazza era segregata in casa da dieci giorni quando i carabinieri, grazie a un tam tam su WhatsApp arrivato tramite amici e parenti alla loro attenzione, sono arrivati nell’abitazione, arrestando l’uomo, un 38enne ora accusato di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e minaccia aggravata.

Pensando di trovare un clima di libertà, la ragazza al suo arrivo in Italia aveva chiesto al padre di potersi trovare un lavoro ma lui le aveva imposto di tenere sempre il burqua e fare i lavori di casa, arrrivando a colpirla con calci e pugni anche in pieno volto. Lei, d’accordo con un parente, aveva allora tentato di scappare. Lui, a quel punto, l’ha rinchiusa in una stanza senza finestre, portandole solo la colazione e la cena. 

Ma le sue urla e i suoi pianti hanno messo in allarme il condominio.

 

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