Per i cosiddetti no vax probabilmente è una martire dei tempi moderni, un’eroina della libera scelta. I cosiddetti pro vax invece penseranno che si tratti di un’invasata, una che è stata punita come meritava, un caso da prendere ad esempio. D’altronde, come ricorda una vecchia massima del giornalismo anglosassone, i fatti sono sacri e il commento è libero. Noi ci limitiamo ai fatti. Che nella loro brutalità sono questi: una mamma che ha rifiutato di vaccinare suo figlio di 9 anni è stata imprigionata per sette giorni.
I fatti, come riportano i media statunitensi, si sono svolti a Detroit, nel Michigan. Di fronte alla scelta secca se vaccinare il figlio o finire in galera, la donna, Rebecca Bredow, ha detto al giudice: “Preferisco finire dietro le sbarre per difendere le mie idee“. E, inevitabilmente, è stata accontentata.
La vicenda si inserisce in una lite coniugale. La Bredow a novembre scorso aveva promesso all’ex marito che avrebbe fatto vaccinare il figlio, poi ci ha ripensato e i due sono finiti in tribunale che ha dato ragione all’uomo. La ex moglie però non si è piegata neanche di fronte ad una sentenza della magistratura e a quel punto è scattata la sanzione. Al padre è stata affidata la custodia temporanea esclusiva del figlio, giusto il tempo per farlo vaccinare. La madre dunque ha salvato la propria coerenza ed onestà intellettuale ma non ha potuto impedire che il figlio venisse vaccinato. Su questo aspetto, invece, alla fine ha vinto il padre.
Anche in Italia succede (e probabilmente succederà sempre più spesso) che un giudice debba intervenire per dirimere una questione sui vaccini tra i genitori: la prima volta è stata circa un anno fa e protagonista fu una coppia separata di Abano Terme. Nello specifico, la madre voleva far vaccinare la figlia adolescente contro il Papilloma virus, mentre l’ex marito era contrario. Investito della questione, il tribunale di Padova ha dato ragione alla madre in virtù della “prioritaria tutela della salute” e anche a causa degli episodi pregressi riguardanti la malattia avvenuti in famiglia.
Qui la notizia in lingua originale.
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Commenti:
Ci mancherebbe solo più questo in Italia! Uno che ruba, stupra o qualsiasi altra cosa nn va a finire in prigione… Ma nn mi stupirei che pur di mettere a tacere quelli che sono per la libera scelta,li punissero cosi!
La famosa stupidità femminea!!
AHAHAHAHAHAHAHAHAH
Dall’occhiello si ipotizzava che l’episodio fosse avvenuto in Italia, invece è negli USA la vicenda. A mio avviso lo stesso metodo dovrebbe essere adottato qui in Italia, il bel paese dell’anarchia strisciante, permissiva buonunista ed un po’ sciatta.
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