“Nostro figlio è forte, un guerriero. Ed è anche molto sensibile, quando ha dolori acuti si sposta, non vuole dare fastidio. Lui guarirà”. Sono le parole che Monia Zafferani, la mamma del ragazzo di Cesena al quale l’Inps – allo scadere dei 180 giorni di malattia – ha smesso di pagare l’indennità, ha detto a Il Resto del Carlino.
La donna, che ha descritto il figlio Steven Babbi (malato da undici anni del sarcoma di Ewing, un tumore osseo) come fortunato, visto che la sua azienda, la Siropack di Cesenatico, gli sta pagando lo stipendio nonostante la lunga convalescenza, ha anche detto che il ragazzo “spaccherebbe il mondo pur di tornare a dedicarsi al suo mestiere”.
L’appello della donna è per una legge giusta, che sostenga le famiglie in cui c’è una malattia come quella di Steven: “A mio figlio riconoscono 280 euro al mese, è una vergogna, ci vorrebbero almeno 600 euro soltanto per le spese dei trasferimenti e le visite. Questa sanità non funziona, ci vogliono sempre molti soldi e nessuno guarda più i malati. Invece a mio figlio l’Inps misura le cicatrici, in questi anni abbiamo visto cose da fuori di testa che aggiungono stress al dolore”.
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