In merito all’applicazione della legge 119 del 2017 (cosiddetto “Decreto Vaccini”), sulla scorta di quanto previsto dalla Regione Emilia Romagna, l’Ausl Romagna sta attivando misure mirate ad andare incontro alle famiglie. Per quanto riguarda i bambini in fascia d’età 3-6 anni (nati tra il 2012 e il 2014 compresi), e cioè che possono frequentare la scuola materna, l’Ausl comunica di aver provveduto, entro il termine del 2 settembre scorso, ad inviare a tutti i nuclei famigliari una lettera contenente la documentazione necessaria per perfezionare l’iscrizione all’asilo nido o alla scuola materna.

Le famiglie dei bimbi che hanno effettuato tutte le vaccinazioni previste dalla norma per il loro anno di nascita, hanno ricevuto un’attestazione in questo senso. Le famiglie con bimbi non vaccinati o con cicli vaccinali incompleti rispetto all’età, hanno invece ricevuto un invito, con data orario e luogo, per effettuare le vaccinazioni mancanti o comunque avere un colloquio con personale qualificato se ritenuto utile, nonché, ovviamente, i riferimenti in caso di necessità di contatto col servizio vaccinale.

L’attestazione di adempienza e l’invito per la vaccinazione, rappresentano la documentazione necessaria che si può presentare alle scuole per l’iscrizione. Le famiglie con figli in questa fascia d’età non hanno dunque al momento nessun obbligo di autocertificazione, né hanno la necessità di attivarsi per prendere un appuntamento.

In tutta la Romagna sono state inviate complessivamente 24.090 attestazioni di idoneità vaccinale e 3.878 lettere alle famiglie dei bimbi non vaccinati o con cicli vaccinali incompleti rispetto all’età, contenenti cioè altrettanti appuntamenti. Rispetto agli ambiti territoriali i dati sono i seguenti: Cesena: 4.528 attestazioni di idoneità e 736 lettere di invito; Forlì: 4.185 attestazioni di idoneità e 593 lettere di invito; Ravenna: 8.591 attestazioni di idoneità e 844 lettere di invito. Rimini: 6.786 attestazioni di idoneità e 1.705 lettere di invito. In pratica, in tutta la Romagna, un bambino su 6 in età da scuola materna non è in regola con le vaccinazioni. 

Per le famiglie con figli nati negli anni tra il 2015 e il 2017 (compresi) e quindi in età da asilo nido, l’Azienda ha acquisito dai gestori delle strutture dei vari territori gli elenchi nominativi dei bimbi frequentanti e ha provveduto a verificarne lo stato vaccinale, restituendo ai gestori stessi le informazioni relative ai bambini in regola, le cui famiglie dunque non avranno alcun adempimento; le famiglie i cui figli iscritti ai nidi fossero risultati non vaccinati o con cicli vaccinali incompleti rispetto all’età, riceveranno a loro volta la lettera di invito con appuntamento, con la quale potranno iscriversi.

In particolare a Rimini, a causa del numero molto rilevante di soggetti non in linea con il calendario vaccinale e dei ristretti tempi per dare seguito agli inviti a vaccinare, in questa prima fase è stata prevista la fissazione delle visite esclusivamente presso la sede vaccinale di Rimini (via Coriano, 38) per tutta la provincia, essendo l’unica al momento in grado, per spazi e per personale adeguatamente preparato, di affrontare il relativo impatto anche con orari più idonei ad andare incontro alle esigenze delle famiglie. Si stanno comunque creando le condizioni logistiche e organizzative per attivare gli ambulatori straordinari anche nelle sedi periferiche.

Per le famiglie con figli nati negli anni tra il 2001 e il 2011 compresi, che cioè frequentano o devono frequentare la scuola dell’obbligo, vi sono tempi più lunghi, in quanto la normativa concede fino al 31 ottobre per presentare alla scuola la documentazione necessaria per regolarizzare la propria posizione e fino al primo marzo 2018 per effettuare la vaccinazione per gli inadempienti. E sono al vaglio le misure, che saranno comunicate in tempo utile, per procedere in questo senso cercando anche in questo caso di minimizzare i disagi per le famiglie. L’Ausl infine ricorda che i servizi vaccinali sono stati adeguatamente rafforzati per attivare ambulatori ad hoc finalizzati al “recupero” dei bambini e adolescenti non vaccinati o solo parzialmente vaccinati.