Nella notte tra sabato e oggi è giunta all’attenzione del reparto di Malattie infettive dell’ospedale “Infermi” di Rimini una donna incinta, avviata dal Pronto soccorso di Forlì, con sintomi compatibili a quelli della malaria. Lo comunica l’Ausl Romagna.
La signora, una 39enne africana, ma da tempo residente in provincia di Forlì-Cesena, è da poco rientrata da un viaggio nel suo Paese d’origine. Al momento la positività alla malaria è solo sospetta e gli esiti definitivi dei test si avranno nelle prossime ore. Sottoposta a cure adeguate, le condizioni della paziente non sono gravi.
Come da protocolli, è stata informata l’Igiene pubblica per l’eventuale relativa indagine epidemiologica, ma va ben precisato che la trasmissione della malaria non avviene attraverso contatti da persona a persona, ma solo tramite puntura di zanzara del genere anophele, non presente in Italia. Nei giorni scorsi erano state ricoverate per malaria una donna nigeriana a Bologna e una bambina a Imola.
Intanto da Modena arriva la notizia della negatività degli esami condotti sul sospetto caso di virus chikungunya rilevato in città nella giornata di sabato 16 settembre. Le analisi di laboratorio, infatti, escludono la presenza del virus trasmesso attraverso la puntura della zanzara del genere Aedes, la cosiddetta zanzara tigre. Il Comune ha quindi revocato l’ordinanza e sospeso i trattamenti straordinari di disinfestazione che nella serata di sabato hanno riguardato un’area a sud della città, tra la tangenziale Neruda e via Giardini.
Come di prassi, la segnalazione del sospetto caso di emergenza sanitaria era arrivata dal servizio di Igiene pubblica dell’Ausl e il Comune aveva immediatamente predisposto l’ordinanza che prevede l’attuazione dei trattamenti tesi alla rimozione dei focolai larvali per prevenire la diffusione della malattia. In via cautelativa, così come previsto dal Piano di sorveglianza arbovirosi 2017 predisposto dalla Regione, il primo trattamento di disinfestazione straordinaria è stato già effettuato. Accertata l’assenza del virus, sono stati sospesi i due trattamenti successivi.
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