Faenza, consulenza pedagogica per le mamme in pausa pranzo: “Welfare aziendale”

Corrono. Corrono tutto il giorno. E quando arriva sera, schicciate dalla stanchezza causata dai mille impegni e incastri, non hanno più voglia o energia di andare da nessuna parte. Tantomeno dal pedagogista a chiedere una consulenza perché il bambino non dorme la notte, non mangia, alza le mani, è ribelle, non ci ascolta. Martina Tarlazzi, pedagogista faentina, ha pensato a loro, alle mamme che non hanno tempo. E da partire dal 28 settembre, nel suo nuovo studio Epoché (piazza XI Febbraio 4/10 a Faenza), darà il via al servizio “La pappa pedagogica”, un pranzo in compagnia di altre mamme lavoratrici e di due pedagogiste (lei ed Erika Cosotti) per risolvere dubbi e curiosità legati all’educazione dei figli in un momento informale e spensierato come la pausa.

Il progetto, in collaborazione con La Granadilla, sarà attivo tutti i giovedì dalle 12,30 alle 14: “Io sono più preparata sull’adolescenza, la mia collega è specializzata nella fascia 0-6 – spiega Tarlazzi -. Il nostro intento è andare incontro alle mamme, far sì che ottimizzino la pausa pranzo, quando spesso mangiano sedute alla scrivania, da sole. Il nostro è uno spazio di confronto e aiuto. Un esperimento di welfare aziendale in tutto e per tutto, una forma di sostegno alla tanto difficile conciliazione”.

Perché Tarlazzi, che ha studiato anche a Oslo, sa che se i bravi professionisti fanno rete, possono tappare tanti buchi: “Collaborando e registrando i bisogni, è possibile andare incontro alle persone. Ecco, noi chiamiamo le mamme a raccolta. Siamo qui per loro, per sostenerle nella crescita dei figli. In un modo semplice, facile, che non appesantisce ancora di più le loro giornate”.

 

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