A Bologna è stato rilevato un caso importato di virus Zika. Si tratta di una persona rientrata da zone tropicali che ha contratto la malattia, trasmessa da una puntura di zanzara infetta. Lo rende noto l’amministrazione comunale. Si tratta del secondo caso in pochi giorni, ieri infatti a Faenza si era verificata una analoga vicenda.
Il Comune ha reso noto: “Sono state immediatamente attivate le misure di profilassi, come previsto dallo specifico protocollo regionale: è in corso da questo pomeriggio la disinfestazione, sia nelle aree private che nelle aree pubbliche circostanti l’abitazione della persona ammalata e gli interessati sono stati istruiti sulle principali misure di protezione dalle punture di zanzara per prevenire l’insorgenza di eventuali casi secondari, nonché la diffusione del virus”.
Il virus Zika normalmente non ha conseguenze gravi. I soggetti colpiti guariscono in circa una settimana. Problemi maggiori vi sono per le donne incinta: per il feto infatti può essere molto pericolosa. Tra la fine del 2015 e l’inizio dello scorso anno in Brasile, dove scoppiò una vera e propria epidemia, sono nati migliaia di bambini affetti da microcefalia, una grave malformazione.
La zona di trattamento è circoscritta tra le vie Zamboni, De Rolandis, San Giacomo, Irnerio, Belle Arti, piazza Puntoni e piazza di Porta San Donato. “Si invitano – prosegue la nota del Comune – tutti i residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive e in generale tutti coloro che abbiano l’effettiva disponibilità di aree aperte o abitazioni in queste aree, di permettere l’accesso degli addetti alla disinfestazione per effettuare i trattamenti larvicidi, adulticidi e la rimozione dei focolai larvali presenti in area cortiliva privata, oltre che di chiudere le finestre durante le ore notturne, in quanto stanotte verranno eseguiti interventi di disinfestazione in aree stradali”.
E’ indispensabile inoltre “che i soggetti privati provvedano a trattare con specifici prodotti larvicidi i pozzetti e i tombini di raccolta delle acque piovane, eliminino l’acqua dai sottovasi e non lascino secchi o contenitori con l’apertura rivolta verso l’alto, evitando in questo modo il ristagni idrici che possono essere oggetto di sviluppo larvale della zanzara tigre”. Ulteriori informazioni, sia in riferimento all’attività di disinfestazione sia riguardo agli obblighi richiamati nella specifica ordinanza, possono essere reperite nel sito: www.comune.bologna.it/zanzara
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