Un cane che si morde la coda. Perché se un gruppo di pediatri e neonatologi dell’Emilia-Romagna ha fatto appello alle istituzioni affinché i punti nascita con meno di 500 parti vengano chiusi perché non sicuri, se però la Regione ha chiesto al Ministero una deroga per sei reparti, i malumori restano. E ora anche per Borgotaro, in provincia di Parma, 122 parti nel 2016, da viale Aldo Moro è partita una nuova richiesta di deroga.
“Allo stato attuale, non risultano sostenibili gli standard di sicurezza, in particolare la guardia attiva di 24 ore di ostetrica, ginecologo, anestesista e pediatra/neonatologo”, ha scritto una commissione di esperti. Ma come riporta La Repubblica, anche il sindaco di Borgotaro Diego Rossi è contro la chiusura.
Ora la palla passa a Roma.
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