Come già negli anni passati, l’Emilia Romagna, con il 15,6%, si conferma la prima regione in Italia per incidenza di alunni stranieri nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria, seguita da Lombardia (14,5%) e Umbria (13,8%), Toscana (13,1%) e Veneto (12,9%). Il dato medio italiano si attesta al 9,2%.
L’incidenza degli alunni stranieri si distribuisce, nell’ordine, a Piacenza (21,3%), Parma (16,7%), Modena (16,6%), Reggio Emilia (16,2%), Bologna (15,4%), Ravenna (14,5%), Forlì-Cesena (13,5%), Rimini (13,10%) e Ferrara (12,8%).
Sono sempre di più gli alunni stranieri nati in Italia, un indicatore di consistente radicamento nel territorio. I nati in Italia sono il 60,7% degli alunni stranieri iscritti alle scuole emiliano-romagnole di ogni ordine e grado. Si tratta di un dato in incremento rispetto al 57,8% dell’anno scolastico precedente. Da sottolineare poi, che nella scuola dell’infanzia la percentuale di bambini nati in Italia arriva all’85,9% e nella scuola primaria al 75,0%, ma vi sono anche percentuali significative nella scuola secondaria di I grado (53,0%) e di II grado (24,4%).
Si nota una maggior propensione da parte degli studenti stranieri verso i percorsi con un più rapido avviamento al lavoro. Infatti i ragazzi stranieri scelgono in prevalenza gli istituti professionali (42,2%) e quelli tecnici (37,9%) rispetto ai licei (19,9%). La differenza rispetto ai ragazzi italiani rimane significativa in quanto il 46,3% sceglie il liceo, il 33,4% l’istituto tecnico e il 20,3% l’istituto professionale.
Nell’anno scolastico 2015-16 rispetto all’anno precedente le tendenze delle iscrizioni degli stranieri fanno pensare ad un avvicinamento alle scelte dei ragazzi italiani. Infatti aumentano per gli stranieri le iscrizioni ai licei (+277) e per gli istituti tecnici (+150), mentre si evidenzia un calo degli iscritti agli istituti professionali (-342).
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