Vaccini, Bebe Vio: “Sì alla scienza, non al web”

Beatrice Vio, detta Bebe (credits: Augusto Bizzi)

“Se hanno portato i vaccini a essere obbligatori vuol dire che c’era bisogno. Vuol dire che le persone non erano in grado di rendersene conto da sole. Faccio i complimenti al ministro della Salute Lorenzin perché si sta dando tanto da fare ed è una battaglia che sta vincendo”. Lo dice Bebe Vio, campionessa paralimpica di scherma, in difesa della campagna del ministero della Salute sull’obbligo vaccinale.

La giovane, che a 11 anni fu colpita da meningite e dovette subire l’amputazione di avambracci e gambe, ha spiegato all’Ansa di avere chiesto informazioni sul vaccino contro il meningococco direttamente a Rino Rappuoli, il ricercatore italiano che lo ha messo a punto: “Mi sono informata dagli scienziati, sono andata alla fonte e ho capito che ci si deve fidare dei vaccini”. Per questo Vio invita a non fidarsi delle notizie su internet: “E’ facile leggere un’informazione sul web ma serve chiedere a chi conosce davvero le cose, alle persone giuste”.

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